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Capello ha sbagliato a non far ruotare di più i suoi giocatori

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La prudenza non è mai stata tra le mie virtù. Il pronostico mi affascina ma non sempre è andata bene ed è inutile nascondersi dietro l'antico principio che i poronostici li sbaglia soltanto chi le fa. Mi è andata bene quando ho visto combattere da dilettante Bruno Arcari ed ho detto che sarebbe diventato campione del mondo. Mi è andata ancora meglio quando vedendo giocare Stefan Edberg a Wimbledon nel 1983 ho scritto (proprio su questi giornale) ìse questo giovanotto non vince Wimbledon entro cinque anni io smetto di scrivere di tennis." Infatti ha vinto nel 1988. Mi è andata male quando ho detto che Pete Sampras difficilmente sarebbe riuscito a vincere il torneo di Wimbledon e lui lo ha vinto appena sette volte. Mi sta andando male con la Juventus perché anche se i bianconeri vinceranno lo scudetto (che rimane la soluzione più probabile) il fatto che il campionato, dato per sepolto, si sia riaperto sta a significare che avevo sbagliato le mie valutazioni. Mi sarebbe facile rispondere che forse ad aver sbagliato è stato Fabio Capello che probabilmente è il miglior allenatore italiano (è sicuramente quello che ha vinto di più) ma che evidentemente ha qualche problema di gestione. Nel cercare se c'erano stati, nella storia del nostro campionato, crolli simili a quello della Juventus ne ho trovato uno che ha avuto per protagonista il Milan che nel 1992-93 vinse lo scudetto e che, guarda caso, era allenato proprio da Capello. Dopo aver vinto le prime nove partite di questo torneo, la Juventus ha chiuso il girone d'andata con 52 punti su 57 (17 vittorie, un pareggio con la Lazio a Roma ed una sconfitta con il Milan a San Siro). La stessa Juventus, che aveva vinto le prime 12 partite interne, ne ha pareggiate sei delle successive sette. Nelle ultime cinque gare ha lasciato per strada dieci punti (due per ciascun pareggio). E' vero che nel 1936-37 il Bologna, che si apprestava ad interrompere il regno quinquennale della Juventus, pareggiò anche lui cinque partite consecutive ma erano altri tempi tanto è vero che si poteva vincere lo scudetto utilizzando 14 giocatori. Inoltre il pareggio era una mezza vittoria, oggi è una mezza sconfitta. Voglio dire che oggi con le tre sostituzioni e con le rose da 20-25 giocatori la gestione degli uomini è molto più complessa. Credo che il problema di Capello sia quello di voler vincere sempre e che sia convinto che per vincere si debbano mettere in campo i giocatori migliori, correndo ovviamente il rischio di stancarli. Da anni Capello è l'allenatore che utilizza meno degli altri le tre sostituzioni. Nella stagione 2003-04, l'ultima alla guida della Roma, Capello utilizzò 81 sostituzioni su 102 possibili mentre nello stesso torneo De Neri ne utilizzò 101, Ancelotti e Cuper 100. Mi ha fatto piacere leggere che Walter Veltroni si è dichiarato favorevole ai playoff, una formula che io inutilmente sostengo e sponsorizzo da trent'anni. Più che aver sbagliato pronostico sul campionato morto a Natale mi preoccupo perché ora ci sarà qualcuno che sostiene che questo campionato, che favorisce le combine, va bene così com'è. Nel frenare come ha fatto, la Juventus ha fatto mancare al nostro calcio l'opportunità di dimostrare uno dei suoi maggiori difetti, la mancanza di equilibrio.

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