Il Real potrebbe essere favorito su Milan e Inter Ma la Roma è tranquilla Ancor più complessa la situazione di Mexes
Il rischio, invece, è che debbano programmare nuove visite alla sede del Tribunale di Losanna. Ovviamente, dopo esser passati dalle parti della Fifa a Zurigo. L'ipotesi, al momento nulla di più, riguarda Chivu e Mexes: entrambi potrebbero svincolarsi al termine di questa stagione dopo il pagamento di un indennizzo. Due casi apparentemente simili ma che presentano differenze sostanziali. Partiamo da Chivu. I nuovi regolamenti della Fifa hanno stabilito che se un giocatore firma un contratto prima di compiere 25 anni e gioca in quel club per almeno tre stagioni, può svincolarsi ad una cifra fissata dalla camera di risoluzione delle controversie. L'indennizzo viene calcolato secondo diversi parametri e per Chivu sarebbe comunque inferiore al reale valore di mercato. Una normativa piuttosto contorta che, guarda caso, calza a pennello sulla situazione contrattuale del difensore. La normativa non riguarda invece i casi di Mancini e De Rossi in quanto entrambi hanno rinnovato da meno di tre anni il contratto con la Roma. L'entourage del romeno ha già assicurato ai dirigenti giallorossi che non ha neanche preso in considerazione l'eventualità di sfruttare questo escamotage. È giusto precisare che il regolamento vale soltanto per i trasferimenti internazionali e non potrebbe quindi essere utilizzato da società italiane. Insomma, se Milan ed Inter volessero acquistare il giocatore dovrebbero trattare il prezzo con la Roma. La prossima settimana il manager Becali sbarcherà nella capitale per iniziare ad intavolare la trattativa per il rinnovo del contratto, attualmente in scadenza nel 2008. Le richieste di Chivu non saranno inferiori ai due milioni di euro netti all'anno che, moltiplicati per cinque anni di contratto, si traducono in un investimento lordo di venti milioni di euro da parte della società. Se non si riuscisse ad arrivare ad un accordo, non è difficile prevedere l'immediato assalto al giocatore di diverse società, tra cui il Real Madrid. Ed è ugualmente probabile che il club spagnolo punti proprio sul regolamento Fifa per risparmiare sul prezzo del cartellino. Fino ad oggi, però, nessun giocatore al mondo ha utilizzato questo escamotage per liberarsi da un club e i primi casi vivranno certamente il loro epilogo nei tribunali sportivi. Stesso destino potrebbe avere, per la seconda volta, il caso Mexes. Ma la sua situazione è completamente diversa: sul contratto del francese è stata apposta una clausola che gli consentirebbe di liberarsi ad una cifra che resta misteriosa. Secondo la Roma si tratterebbe di 18 milioni di euro, secondo il procuratore Jouanneaux non più di 11. Il manager di Mexes si presenterà a Trigoria a cavallo tra le due finali di coppa Italia e la trattativa per il rinnovo si annuncia ancor più complessa che per Chivu. I rapporti tra le parti, infatti, sono sempre più tesi. La prima richiesta fatta pervenire dal difensore sarebbe infatti di 2.5 milioni di euro netti per cinque anni, ai quali andrebbe aggiunta la provvigione per il procuratore. Attualmente la Roma garantisce a Mexes circa 1.7 milioni di euro più una cifra pari al 23% dell'ingaggio a Jouanneaux. Se si arrivasse alla rottura non mancherebbero di certo estimatori sia in Italia che all'estero, pronti a sfruttare la clausola sul contratto. Sembra comunque difficile che Mexes sia disposto ad affrontare un'altra battaglia legale. Questo, unito alla grande voglia del difensore di restare a Roma, potrebbero fare il gioco dei dirigenti giallorossi. La stessa voglia di restare ce l'ha Perrotta. La conferma arriva direttamente dalle sue parola. «Mi piacerebbe - spiega il mediano - restare qui il più a lungo possibile. Ma è giusto parlarne tra quindici giorni. La Champions? Noi dobbiamo vincerle tutte e tre e sperare in un passo falso della Fiorentina. Non è detta l'ultima parola e dentro di noi c'è la consapevolezza che il quarto posto è ancora possibile». Intanto, attraverso il suo procuratore, Mido si ripropone alla Roma «La mia intenzion