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Sbaglia la guardalinee donna

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2di Morganti è una donna, la signora Cristina Cini. Non è una novità, è vero, ma vederla è il segno del calcio che cambia. Che poi proprio una sua decisione divenga quella più discussa della partita è solo causale. Parliamo del fuorigioco che la toscana sbandiera a Mancini al 18' del primo tempo, con il romanista ormai solo davanti ad Antonioli. Spalletti si infuria, probabilmente a ragione, poiché al momento del lancio il brasiliano sembra tenuto in gioco da Castellini, con cui pare in linea. Ma la decisione della Cini è difficile da prendere, poiché si tratta di questione di centimetri, come poi dirà lo stesso Spalletti ai microfoni di Sky. Da segnalare, poi, qualche intervento al limite del regolamento che Morganti ha deciso di punire solo con l'ammonizione. Generoso, in tal caso, il giallo mostrato a Kutuzov all'11' per l'entrata a gamba tesa da dietro su De Rossi, un intervento pericoloso che poteva essere anche da rosso. Dura e pericolosa anche quella di Tonetto su Panucci al 44' (anche questa da dietro), che viene punita con l'ammonizione e che scatena le vibranti proteste del romanista. Morganti è generoso anche in tal caso, ma poi, siccome i nostri fischietti sono più attenti alle proteste che ai falli pericolosi, al 43' della ripresa espelle Mexes, reo di un applauso beffardo per un giallo (giusto) preso per fallo tattico su Dalla Bona. Da regolamento sono giusti sia l'ammonizione che l'espulsione, però perché non usare lo stesso metro con i suddetti Kutuzov e Tonetto per la pericolosità delle loro entrate? Il can can sollevato dopo l'infortunio di Totti è già dimenticato.

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