«La mia Lazio non molla mai»

Sull'episodio il tecnico biancoceleste evita di accusare Cannavaro recidivo dopo i fatti dell'andata quando lo stesso difensore azzurro aveva azzoppato per due mesi Behrami: «Non voglio pensare - spiega il tecnico biancoceleste - che ci sia niente altro che non la casualità. Lui è un difensore esperto che sa il fatto suo e noi dobbiamo migliorare sotto questo aspetto». Chiuso il discorso. Rossi preferisce parlare della partita: «I ragazzi sono stati encomiabili. La Lazio mi è piaicuta nonostante i tanti problemi avuti sul campo. Oltre a Mudingayi e all'espulsione di Dabo avevamo in camo Cribari con qualche linea di febbre. Non era facile e invece abbiamo conquistato un pareggio meritato senza mai perderci d'animo». Sul rosso al francese non condanna il suo giocatore: «Sono cose che succedono - chiarisce l'allenatore della Lazio - anche perché pochi secondi prima aveva subito l'annullamento di un gol. Non lo giustifico ma forse si poteva anche dare solo il cartellino giallo. Comunque, nessuna critica a Paparesta, non deve passare il concetto che il pareggio è arrivato per colpa dell'arbitro. La partita l'abbiamo giocata e alla fine è uscito un risultato giusto». Anche sulla Juventus non vuole esprimersi: «Non riesco a giudicare la prestazione dei miei figurateci se guardo quella degli altri». Piuttosto si concentra sulla prossima partita contro il suo Lecce ormai condannato anche dalla matematica: «Non mi aspetto una squadra in disarmo. Ci aspetta la partita più importante del nostro campionato. Dobbiamo vincerla per essere al sicuro da qualsiasi sorpresa». Finale dedicato a Zauri, jolly prezioso bravo anche a centrocampo. L'ex atalantino ha cambiato posizione in campo almeno tre volte al Delle Alpi sempre con lo stesso risultato positivo: «Voglio chiarire - dice Rossi - che i giocatori che fanno bene più ruoli mi piacciono eccome. E Zauri è uno di questi. Il mio discorso all'inizio dell'anno era sulla campagna acquisti: in quel caso preferisco prendere calciatori con caratteristiche definite». Se Rossi non critica l'arbitraggio ci pensa Rocchi a contestare l'operato del direttore di gara. L'attaccante non è d'accordo: «Paparesta non mi è piaciuto, ha punito poco alcuni falli gravi da parte dei nostri avversari (e forse il riferimento è all'entrata di Cannavaro su Mudingayi, ndr)». A fine partita l'arbitro ha chiesto scusa nello spogliatoio biancoceleste per l'intervento non sanzionato e in aeroporto ha avuto un faccia a faccia con il presidente Lotito sull'azione del 2-0 annullato a Dabo. Belleri racconta l'occasione, nella quale è stato, suo malgrado, sfortunato protagonista: «È vero ho cercato di prenderla col tacco e quindi la rete non andava convalidata».