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Adriano: resto all'Inter. Recoba ko

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Per quanto mi riguarda, il mio desiderio è quello di restare qui per vincere con l'Inter». In ogni modo, Adriano non smentisce i contenuti dell'intervista: «Non sto dicendo che ieri non ho detto niente. Ma si è trattato di una conversazione, come quando si parla ad un amico. Mi sono sfogato, magari non riuscendo a trattenere le parole. Però - aggiunge l'attaccante - sono stato capito male: chi mi ha intervistato ha interpretato male il mio pensiero. Ed ha capito che io avrei voluto lasciare l'Inter. Invece, ho semplicemente spiegato che i problemi usciti sono sorti perché non si vince. E si litiga nello spogliatoio solo per quel motivo». Inevitabile un chiarimento sull'uscita nei confronti di Veron: «In tutti i lavori ci sono persone con cui non vai d'accordo. Non ho poi molti problemi con lui. Non ci parliamo molto, semmai l'importante è che si lavori insieme per il bene della squadra». Tornando al rapporto con i tifosi, Adriano commenta la recente contestazione al rientro dalla trasferta di Ascoli: «È stata una cosa molto brutta. È chiaro che la gente e i tifosi hanno diritto a dire qualcosa perché vogliono sempre che facciamo le cose nel migliore dei modi possibile. E quando questo non si riesce a fare è chiaro che vengono fuori le critiche. Però andare a minacciare e toccare una persona non è una cosa intelligente da fare». Nel frattempo, la squadra si sta preparando per l'impegno casalingo di domani con la Reggina. Mancini perde Alvaro Recoba, che nella seduta di ieri mattina ha riportato uno stiramento di secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. A questo punto, è in serio dubbio la disponibilità del fantasista uruguayano per la doppia finale di Coppa Italia contro la Roma.

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