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MILANO — «La qualificazione è ancora aperta.

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Carlo Ancelotti non demorde e incita i suoi: nonostante lo 0-1 del Meazza per il tecnico del Milan la finale è ancora possibile. «Siamo dispiaciuti, abbiamo avuto più occasioni. Con squadre come il Barcellona si possono sempre prendere dei gol. Adesso andiamo in Spagna a giocarcela, e possiamo ribaltare il risultato. Paradossalmente questa è un risultato che ci farà giocare a briglie sciolte perché loro dovranno controllare il risultato e questo non è nella loro indole. Noi andremo a giocare sul loro campo come sappiamo e possiamo vincere. Bisogna essere convinti di potercela fare. Dobbiamo preparare la gara con la consapevolezza della nostra forza» Seedorf gli fa eco ma prima se la prende con l'arbitro: «Ha fischiato troppo e ci ha penalizzato, ma abbiamo creato tante occasioni da gol e meritavamo la vittoria. Potevamo gestire meglio - prosegue il centrocampista - ma abbiamo fatto più noi di loro e per questo abbiamo fiducia per il ritorno. Ce la possiamo fare. Per 60' abbiamo avuto il controllo della partita, abbiamo fruttato poco le occasioni create. Poi loro hanno fatto un gran gol e noi in quel frangente siamo stati disattenti». Kakà ci crede. «Dobbiamo metterci in testa che non siamo morti e che a Barcellona possiamo vincere. Credo che siano stati i dettagli a decidere questa partita, abbiamo giocato alla pari, abbiamo avuto delle palle gol. Se la palla entra cambia tutto. Sono cose che capitano. Abbiamo avuto una grande occasione prima del loro gol, io ho visto Gilardino libero e gli ho dato la palla. Purtroppo non è andata bene». Galliani ci crede: «Vinceremo a Barcellona, ne sono convinto. Non ci sentiamo inferiori». Rijkaard invece gongola: «Vittoria fondamentale. Loro hanno giocato bene, ma il calcio è così. Siamo davveri contenti». Misteriosa comparsa, infine, di Silvio Berlusconi a San Siro. Il presidente del Consiglio si è presentato allo stadio Meazza per assistere a Milan-Barcellona quando la partita era già iniziata da quasi un quarto d'ora. Solo che, secondo quanto riferito da personale dello stadio, il presidente non è mai salito in tribuna: giunto nel garage di San Siro, è sceso dall'auto per salire in tribuna d'onore ma, in seguito a una telefonata, ha cambiato idea ed è subito ripartito dallo stadio. Galliani, a fine partita, ha cercato di spiegare l'arcano: «Ha solo cambiato idea, non esiste alcun giallo. Ho parlato con lui, era sereno per la partita».

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