Montecarlo, Volandri fuori al primo turno Ok Seppi e Di Mauro
Ebbene quest'anno ne abbiamo sei, tre ammessi di diritto (Volandri, Sanguinetti e Seppi), due promossi dalle qualificazioni (Starace e Di Mauro) ed uno, Bracciali, ripescato dopo la rinuncia del tedesco Haas, infortunatosi al torneo di Houston dopo aver battuto Roddick. Bracciali aveva perso male domenica nelle qualificazioni un incontro nel quale conduceva 4 a 2 nel terzo set contro il ceko Hernych. Purtroppo l'ottimismo giustificato da una partecipazione almeno adeguata all'interesse del pubblico (più del 50 per cento degli spettatori sono italiani) è stato subito ridimensionato dalla netta sconfitta subita ieri mattina dal nostro miglior giocatore, Filippo Volandri, da Jose Acasuso, che ufficialmente è il quinto argentino ma in realtà sarebbe il settimo se Canas e Puerta non fossero squalificati per doping. Volandri non è mai stato in partita. Ha tenuto un po' nel primo set prima di cedere nettamente nel secondo. Volandri ha spiegato di non avere ancora recuperato dall'influenza che gli era costata una brutta sconfitta contro Almagro, il nono tennista spagnolo, al torneo di Valencia. Purtroppo Volandri, che l'anno scorso qui era giunto ai quarti di finale, perderà qualche posto in classifica. Per nostra fortuna dopo che Andreas Seppi aveva vinto a fatica un delicato derby con Davide Sanguinetti, Alessio Di Mauro ha chiuso brillantemente la giornata azzurra ottenendo un successo sorprendente ma molto importante su Stanislas Wawrinka, secondo giocatore svizzero e numero 59 in classifica. È una delle vittorie più importanti nella carriera di un giocatore modesto che solo l'anno scorso aveva avuto la soddisfazione di una presenza nella nostra squadra di Coppa Davis. Nell'incontro più importante della giornata il campione svizzero Roger Federer ha confermato il pronostico ma il suo avversario, il serbo Novak Djokovic, che da qualche mese è allenato dal nostro Riccardo Piatti ci ha fatto sapere di avere qualità di primissimo ordine. Questo Djokovic mi aveva impressionato già l'anno scorso al Roland Garros e non sarei sorpreso di trovarlo a fine stagione già tra i primi dieci.