Serve un'altra prova di forza
La trasferta dei giallorossi a Palermo, che il caso ha programmato a tre giorni di distanza dalla semifinale di Coppa Italia all'Olimpico, presenta dunque rischi non trascurabili a prescindere dalle implicazioni della classifica, importante per entrambe le squadre. I palermitani non hanno nascosto il loro malumore dopo l'eliminazione in Coppa, con un atteggiamento che tradiva la delusione per il convinto impegno esibito dai romanisti, come ritenessero scontata una sorta di scambio di favori: che lo sport non ammette e che sicuramente Luciano Spalletti non si è mai sognato di mettere in preventivo. Certo, non è un finale di stagione sul velluto quello che si prospetta per una Roma che ai cinque impegni di campionato, tre dei quali lontana da casa, deve aggiungere le due finali di Coppa Italia, l'andata prima del viaggio a Verona, la seconda addirittura due giorni prima dell'ultimo turno, con il Milan ad attendere i giallorossi al Meazza. Senza poter valutare attualmente l'umore dei milanisti, che sperano nella finale europea di Parigi, ma devono anche guardare con attenzione a quel secondo posto che cancellerebbe la minaccia dei preliminari di Champions, deleteri ai fini della preparazione alla stagione successiva. Del resto, è giusto considerare come la Roma puntualmente rinneghi le considerazioni allarmanti legate ai pressanti impegni affrontati con una rosa ridottissima, senza neanche poter ipotizzare un accettabile turnover. Tante le energie spese mercoledì sera, però il livello di risorse atletiche non sembra denunciare flessioni pericolose, così che la difesa del quarto posto non appare impresa impossibile. Con una o due possibili alternative, sarà il gruppo di sempre a offrire un'ulteriore dimostrazione di forza, senza tremare.