Successo tricolore nella staffetta 4x100 stile libero, Magnini e Rosolino sul podiodei 200. Tra le donne due argenti la romana Filippi è seconda nei 400 misti e la Segat fa altrettanto nei 200 farfalla

Al «Qi Zhong Stadium» standing ovation per i nostri atleti, capaci, nella sessione pomeridiana della prima giornata di gare, di conquistare un oro, tre argenti, un bronzo e sei primati italiani (di cui due con le staffette nelle eliminatorie). Alla vigilia le dichiarazioni del commissario tecnico Castagnetti erano state di cauto ottimismo ma alla luce di queste prestazioni si può dubitare che si trattasse di pura pretattica. Ma andiamo con ordine. Non si può non cominciare che con l'emozione più grande, col metallo più pregiato, con l'impresa mai riuscita. Mai prima di ieri il nostro tricolore era stato issato sul gradino più alto del podio in un Mondiale in vasca corta. Un podio più grande del solito perché conquistato da una squadra, Alessandro Calvi, Klaus Lanzarini, Christian Galenda e Filippo Magnini, campioni del mondo della staffetta 4x100 sl con tanto di record italiano, stabilito in 3'10''74. Che i nostri ragazzi nuotassero per vincere lo si era capito sin dalle eliminatorie, quando con il quarto tempo (3'13''25) ritoccavano di quasi 3'' il precedente record italiano ottenuto ad Atene. Le sensazioni positive si trasformavano in impresa storica proprio nella finale, ancora sotto il primato italiano, questa volta di 2'' abbondanti, e finalmente oro. Se per i nostri connazionali sulle tribune sarebbe anche potuto bastare, per i nostri ragazzi si trattava solo dell'inizio di una giornata memorabile. È dai 200 sl che otteniamo quello che tutti, almeno un po', si aspettavano, ovvero le medaglie. E se un po' tutti se lo aspettavano è perché in vasca scendevano i nostri migliori, tra i favoriti della specialità, Filippo Magnini e Massimiliano Rosolino. Al termine di una finale entusiasmante, i nostri dovevano arrendersi alla maggior freschezza fisica del campione sudafricano Ryk Neethling, il rivale di sempre, oro in 1'43''51. Solo argento per Magnini che toccava mezza bracciata dopo e fermava il cronometro sull'1'43''78, seguito dall'amico Rosolino, bronzo. Rammarico per un bis che poteva essere tutto d'oro ma soddisfazione per aver strappato due medaglie su tre. Ad abbattere record e a conquistare medaglie per l'Italnuoto, continuavano le nostre ragazze. Due nuovi primati nazionali consentivano a Francesca Segat e ad Alessia Filippi di conquistare due importantissime medaglie d'argento. La 23enne di Vittorio Veneto con il tempo di 2'05''91 si è piazzata alle spalle dell'australiana Jessicah Schipper e davanti all'atleta di casa Ui Yang, nei 200 farfalla. Anche per la Filippi il record italiano nei 400 misti non è bastato per vincere l'oro, andato alla cinese Ui Qi. La 18enne romana ha chiuso la sua finale con il tempo di 4'35''32, migliorando il primato di Federica Biscia che resisteva da più di cinque anni e aggiudicandosi un argento che significava la quinta medaglia della squadra italiana nella prima giornata della kermesse iridata cinese. L'ultima emozione viene dalla staffetta 4x200 sl dove la squadra femminile composta dal quartetto Zoccari, Ricciardi, Filippi, Pellegrini, concludeva la sua prova in 7'50''39 che valeva il quarto posto ad un secondo buono dalle statunitensi. Sempre nel pomeriggio, ottime eliminatorie per Alessandro Terrin che con il tempo di 59''41 si piazzava quinto e prenotava la finale dei 100 rana, dove dovrà vedersela con lo strafavorito ucraino Oleg Ligosor, già record del mondo nelle eliminatorie. Delusione per Elena Gemo il cui 12° posto non vale la finale dei 100 dorso. Se questo è solo l'inizio, sarà un mondiale pieno di record e di medaglie, l'augurio, la speranza e il sogno è che il nostro tricolore venga issato ancora lì: sul gradino più alto del podio.