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SCUDETTO «Una volta era cucito sulle maglie, rigorosamente a mano, ...

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(lo scudetto secondo Boban) PAURE «Paura di San Siro? E perché? In tanti anni di carriera non ho mai visto segnare uno spettatore». (Houllier, allenatore del Lione, alla vigilia del match di ritorno contro il Milan) RAZZISMO «Il razzismo siamo tutti noi. Guardi come funziona la testa dei calciatori neri: a carriera finita sono talmente condizionati da come va il mondo che nessuno pensa di continuare a stare nel calcio con altre mansioni. » per questo che in Europa i tecnici neri sono giusto un paio, mentre di dirigenti neri ce n'è uno solo. I neri sono convinti a priori che verranno rifiutati. E il mondo del calcio non fa abbastanza per cambiarsi i vestiti da solo. L'Uefa è troppo blanda e parla troppo. Bene invece ha fatto la Fifa a mettere alle corde le federazioni. Ma la strada è lunga». (Pape Diouf, presidente dell'Olympique Marsiglia) PARERI «Non ci vado più. Paparazzi in moto, telecamere nascoste. La popolarità è bella, ma se mi chiedono pareri anche su un piatto da cucinare diventa dura». (Alonso all'idea di tornare in Spagna). DETTAGLI «La Formula 1 è uno sport che non si basa su un singolo dettaglio, ma sull'armonizzazione e l'organizzazione di migliaia di dettagli». (Michael Schumacher) IMBATTIBILI «Dall'inizio dell'anno Roger Federer ha perso una sola partita (finale di Dubai contro Nadal), tanto che molti sono ormai convinti che sia pressoché imbattibile. Mats Wilander: «Il primo colpo dev'essere mentale, oggi gli avversari non sono davvero delusi di perdere contro Federer. E lui vince nei primi 40 minuti, quando chi l'affronta lo ammira: "Non posso batterlo, è troppo bravo". Il tennis è sì tecnico e fisico, ma anche molto mentale». Tommy Haas: «Per battere Roger ci vogliono la potenza di Safin, l'intensità di Nadal sulla terra e un match perfetto al servizio di Roddick. Magari tutti insieme».

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