Spalletti

Per lui la sfida con la Fiorentina avrà un sapore particolare. Nello stadio che lo ha ospitato come tifoso e raccattapalle, oggi si presenterà da avversario numero uno per l'Europa. Quali ricordi conserva del «Franchi»? «All'inizio andavo a tifare la Fiorentina in curva Fiesole insieme ai miei amici. Poi, per 4-5 volte ho fatto il raccattapalle. Me la vorrei proprio gustare questa partita perché le origini si dimenticano difficilmente. Lì ho avuto i miei primi idoli calcistici, ad esempio Antognoni che a Firenze vale quanto Bruno Conti qui, e appena entrerò dentro lo stadio andrò a rivedermi quell'angolino dove facevo il raccattapalle» Che accoglienze si aspetta dai tifosi viola? «Conoscendo i fiorentini mi aspetto tutto tranne che applausi...» Come si è preparata la Roma a questa sfida decisiva? «La squadra è motivatissima e le condizioni sono quelle che mi aspettavo. Nel preparare una partita così bisogna stare attenti a non esagerare o si rischia di arrivarci troppo tesi. Io sonoi molto tranquillo. E' una sfida fondamentale per il nostro campionato ma non dobbiamo, per questo, cambiare le nostre caratteristiche. E' una partita che può dire molto ma non è una finale perché ci rimangono altre gare. Certo, se vincesse la Fiorentina per noi sarebbe molto più difficile». La squadra è pronta sul piano psicologico e nervoso? «Ne abbiamo già giocate di partite di spessore dal punto di vista della pressione. Non dobbiamo avere timore perché questo limita le nostre possibilità». Un pareggio le andrebbe bene? «Per riuscire a pareggiare dovremo fare una grande partita. Questa gara non finirà mai con un risultato clamoroso, sarà aperta fino all'ultimo e risulterà più bravo chi saprà essere più fresco nel gestire alcuni momenti della partita». Come farete a fermare Toni? «Dovremo continuare a fare le cose di sempre, facendo un po di attenzione a Toni, ma non è vero che la Fiorentina sia Toni dipendente, così come la noi non dipendiamo da Totti». A proposito, quando tornerà il capitano? «Sta bruciando le tappe e siamo tutti molto fiduciosi soprattutto perché lui reagisce bene. E' un po avanti rispetto alle tabelle normali. Sono fiducioso di averlo per le ultime partite ma non bisogna mettergli quella fretta che potrebbe danneggiare il suo futuro e quello della Roma. Lasciamolo lavorare e ristabilire quelle situazioni che ci vogliono dopo infortuni del genere». E Nonda? «L'ho visto progredire in maniera importante, muoversi sulla palla in maniera imprevista ed è abbastanza sciolto».