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L'EX GIALLOROSSO

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«Una bella gara, sono passati dieci anni, ma la ricordo bene. Pochi minuti di gioco e la Fiorentina passa in vantaggio con Batistuta. Ma noi eravamo in forma, venivamo da un buon momento. Ci eravamo ripresi dalla sconfitta del derby. Vincemmo 4 a 1 con con due rigori realizzati da Balbo e una doppietta di Delvecchio. Per me anche un paio di assist». Sembra passato un secolo e, ironia della sorte, anche in quel campionato Fiorentina e Roma si giocavano il quarto posto. In quella stagione prevalse la Fiorentina, ma allora la quarta piazza non dava l'accesso ai preliminari di Champions League. «Oggi il cuore dice Roma — dice l'ex capitano della Roma — ma per vincere dovrà essere grandissima. La Fiorentina è un'ottima squadra, ha un allenatore capace. Loro sono obbligati ad attaccare perché non sono bravi a difendere. E qui la Roma può fare la differenza. Palla a terra, ripartire per far male». La chiave tattica della gara, come spesso accade quando è di scena la Fiorentina, è Toni. «La Roma dovrà essere brava a tagliare i rifornimenti al capocannoniere del campionato. Dalle fasce arriveranno i pericoli maggiori per Spalletti. Jorgensen e Fiore sanno crossare bene e Toni di testa è letale, anche se Mexes è in grado di contrastarlo. Ma attenzione agli inserimenti di Ujfalusi e soprattutto di Pasqual». L'uomo in più per una Roma senza punte sarà Perrotta. «Simone sta facendo un campionato strepitoso. È in forma esplosiva, può ribaltare l'azione e far gol».

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