di TIZIANO CARMELLINI UN POSTO.
Fiorentina e Roma se lo giocheranno questo pomeriggio al Franchi di Firenze. Non è un'ultima spiaggia, ma ci assomiglia molto, anche perché perdere questa gara potrebbe compromettere testa e gambe per le ultime dei giornate: fondamentali. Calendario alla mano le due squadre si ritroveranno poi con un percorso molto simile e che dipenderà dalla risultato dalle altre: da chi dovrà lottare per cosa. Quindi, il diktat dei due tecnico alla vigilia, è: primo non prenderle. Per farlo i due tecnici si affidano ovviamente al meglio che hanno. Da una parte la squadra che ha il bomber più prolifico del campionato e il più accreditato per vestire la maglia da titolare al centro dell'attacco azzurro ai prossimi mondiali di Germania 2006. Dall'altra la squadra, la giallorossa, che ha nel gruppo la sua forza. Quattordici giocatori in rete in campionato, diciotto in tutte le competizioni, a dimostrazione che anche senza attaccanti Spalletti ha trovato la quadratura di un cerchio che ha portato comunque al record di undici vittorie consecutive. Prandelli ritrova Donadel e Dainelli squalificati contro il Milan, rimette Ujfalusi a fare il terzino sulla destra e si affida ai due esterni di centrocampo per far male alla Roma. Fiore ritrova il suo posto sulla destra e si troverà ad affrontare Cufrè: già incontrato più volte nei derby della capitale quando il viola vestiva la maglia della Lazio. In attacco, nemmeno a dirlo, il solito Toni con Jimenez ad agire alle sue spalle e rifornire palloni. Pochi dubbi anche per Spalletti, ancora alle prese con l'assenza pesantissima di Totti. Il capitano giallorosso fa il fenomeno anche da infortunato, ha buttato via le stampelle già quasi da un paio di settimane e ha promesso ai suoi compagni di tornare prima della fine della stagione (cosa che gli consentirebbe di esserci anche per la spedizione in Germania). Nel frattempo Spalletti deve andare avanti con quello che si ritrova in casa. La buona notizia è il recupero di De Rossi che, seppur non ancora al cento per cento («Avverte ancora dolore e siamo un po' preoccupati» ha detto ieri Spalletti), dovrebbe essere sulla mediana in coppia con Dacourt: il francese sembra infatti in vantaggio nel ballottaggio con il più giovane Aquilani. Tutto confermato anche in difesa dove Cufrè si riprende il posto da titolare spedendo nuovamente in panchina l'ottimo Bovo. Tornano i centrali titolari Chivu-Mexes e Panucci è confermato sulla destra. Più avanti conferme per Rosi. Il giovane centrocampista giallorosso, del quale Spalletti ha grande stima (già a Castelrotto ne lodava qualità e temperamento), avrà la responsabilità della fascia destra del campo. Oltre a garantire la spinta offensiva, Rosi avrà l'ingrato compito di coprire sugli affondi di Jorgensen. Perrotta farà ancora tutto e di più: principalmente quello che ormai Spalletti gli ha assegnato da tempo, il rifinitore dietro l'unica punta. E qui arriva l'altro dubbio della vigilia. In ballottaggio i due brasiliani Mancini e Taddei con il primo candidato principe per la fascia sinistra del campo e con l'ex senese impiegato lì davanti a far del male ai viola. La partita si deciderà molto probabilmente sulle fasce, ma entrambe le squadre partiranno piano cercando di non scoprire il fianco agli inserimenti in verticale. I tre punti fanno gola, ma un punto può bastare a entrambe (molto più alla Fiorentina) e rimandare tutto alle prossime gare. ma oggi, in campo sarà battaglia... vera. In palio non c'è solo la classifica ma anche una rivalità storica tra due città e l'orgoglio di due tecnici che sono il presente, ma soprattutto saranno il futuro del calcio italiano.