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Tonolli vuole riempire la bacheca della Virtus «Non siamo in crisi»

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Dodici stagioni per essere una bandiera, il capitano. Contro Biella domenica prossima Alessandro Tonolli vestirà per la 402esima volta gli unici colori difesi nella massima serie. «Sono tante partite, ma non le sento. Ho dentro lo stesso entusiasmo del primo giorno e un po' d'esperienza in più». E quale è il segreto? «Mi diverto a giocare a basket. Sono un privilegiato, lo so, perché per lavoro faccio quello che sognavo da bambino. Per questo non mi lamento se un allenamento è più duro, se si deve sudare di più per ottenere un risultato». Eccolo il tasto dolente. Dodici stagioni per alzare un solo trofeo, la Supercoppa Italiana del 2000. «È la cosa che mi pesa di più. Di soddisfazioni legate a una vittoria in una singola partita, magari inaspettata, ne ho raccolte tante. Ma la mia bacheca è un po' troppo impolverata». E la ferita del mancato successo a Forlì in Coppa Italia è ancora aperta. «È come se mi avessero rubato qualcosa che mi apparteneva. Era lì ad un passo la Coppa, poi Napoli ha avuto la meglio per pochi piccioli episodi. Non credevo nella mia carriera di poter provare un'amarezza tanto forte». Ma nonostante di successi ne siano arrivati pochi Tonolli è nel cuore della gente. «Amo Roma, i suoi tifosi. Mi piace tutto, anche il traffico. Negli anni ho costruito amicizie solide. Questa città mi ha adottato. Ero arrivato a vent'anni che sembravo un pulcino impaurito. Roma mi ha aiutato a crescere, a formarmi oltre che come atleta anche come uomo». E davanti a sè Tonolli cosa vede? «Ho ancor tanta energia e voglia di dare il massimo». Ma con quale maglia, visto che a giugno scade il suo contratto? «Ora è presto per parlarne. È stupido fare promesse visto che c'è stato solo un piccolo contatto tra me e la società. Tutti sanno che voglio restare qui. Sono il capitano di questa squadra, per la quale ho dato sempre il massimo. Ma ora voglio solo pensare al campionato». C'è crisi nella Virtus Roma di oggi? «No, assolutamente no. Solo chi è in malafede può vedere il bicchiere mezzo vuoto. È vero abbiamo perso la Coppa Italia, ma dopo un supplementare, avendo eliminato Fortitudo e Siena. Mi pare che di finali la Virtus negli ultimi anni non e abbia giocate molte. Ora avremo un calendario un po' più facile ed in palestra stiamo lavorando bene. Io punto ancora sulla nostra squadra. Sono certo che faremo bene». Intanto il Giudice Sportivo della Fip ha inflitto al Presidente Claudio Toti 15 giorni di inibizione ed al tecnico Pesic un ulteriore giornata di squalifica. Entrambe le sanzioni sono state convertite in una multa di 1065 euro a testa.

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