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Domani le prime libere del Gp d'Australia di Formula Uno

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Il tedesco ad Alonso: «La Ferrari è pronta». Il brasiliano: «Niente sconti»

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Quello vero, giocato accanto a rugbisti veri. Ma fatto per finta. È questo il rugby che il tedesco e Felipe Massa si sono concessi ieri a Melbourne al fianco, per questa loro prima esperienza, campioni assoluti del rugby australiano come i tre nazionali Stephen Larkham, Mark Gerrad e Matt Giteau. Sono tre dei mitici Wallabies, come in Australia sono chiamati i giocatori della nazionale, e Schumacher insieme a Massa ha provato per un giorno l'emozione di correre a diretto contatto con atleti dal fisico assoluto. «È stato molto, molto divertente» hanno commentato. Anche perchè per l'occasione i Wallabies avevano ricevuto dalla Vodafone (che ha promosso l'evento) indicazioni precise: mi raccomando, nessun contatto. Così è stato, e ai bordi del circuito Albert Park di Melbourne, in quello che viene chiamato il «Junction Oval», sono scesi in campo in un'inedita partita di rugby a sette una squadra capitanata da Schumacher contro una capitanata da Massa. Ha vinto Schumi, tanto per cambiare, ma per un soffio: 34-31, con Massa protagonista di brucianti scatti in velocità e Schumi di ottimi calci piazzati. Schumacher aspetta solo di tornare al volante: «Non ho ancora avuto un vero duello con Alonso. Tutto il mondo sa che Alonso è un pilota molto veloce, non è un segreto. Lavora molto bene ed è competitivo nei circuiti. Però voglio ricordare che non ci sono stati duelli veri tra me e lui. Mi riferisco a gare nelle quali tutti e due avevamo l'opportunità di vincere. Solo ad Imola lo scorso anno: lì Alonso fece un gran lavoro per proteggere la sua posizione in testa però sfortunatamente successe in un circuito nel quale i sorpassi sono difficili da fare». E Alonso ammette: «Sono convinto che il mio primo avversario qui a Melbourne sarà proprio Michael. Veniamo da due gare eccellenti, in Bahrain ho vinto io, in Malesia ha vinto Giancarlo ed è una bella sensazione sfidarsi tra compagni di squadra. Ma credo che in Australia la Ferrari sarà il nostro primo avversario». Alonso è peraltro convinto «al cento per cento» di sè e delle sue possibilità, sia per l'Australia sia per il Mondiale: «Abbiamo vinto le prime due gare, non vedo perché non dovremmo poter vincere le altre sedici. La macchina è eccezionale, con Giancarlo i rapporti sono ottimi e ho voglia di vincere». Se Michael e Felipe si sono dati al rugby, molti degli altri loro colleghi hanno preferito il tennis: da Alonso a Fisichella, da Heidfeld a Wurz, da Rosberg a Villeneuve, tutti a giocare in un torneo organizzato dall'australiano Mark Webber, per raccogliere fondi per la sua Fondazione da devolvere in beneficenza.

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