di ALESSANDRO AUSTINI CON quei due non si passa.

Ieri il romeno si è allenato regolarmente con i compagni: l'infortunio al ginocchio è solo un ricordo. Spalletti punterà sulla rocciosa coppia difensiva per fermare il bomber viola, alla ricerca del gol numero 26 che gli consentirebbe di eguagliare il record di Hamrin e Batistuta (maggior numero di reti segnate da un giocatore della Fiorentina in un campionato). I numeri di questa stagione parlano chiaro: nelle tredici partite di serie A in cui Chivu e Mexes hanno giocato insieme dall'inizio, la Roma ha ottenuto nove vittorie, due pareggi e due sconfitte. Il dato più incoraggiante sono le reti subite: soltanto otto, con una media di gol incassati a partita pari a 0.61. Se si esclude la sfortunata trasferta di Ascoli, con i due centrali contemporaneamente in campo la Roma non ha mai subito più di un gol e per ben sette volte ha concluso la gara con la propria porta inviolata. Quando almeno uno dei due è mancato, ovvero nei restanti diciotto incontri, la squadra giallorossa ha subito ventitrè gol (media gol incassati 1.27 a partita). Mexes ha saltato la prima parte della stagione a causa di un infortunio muscolare. Il suo debutto dal primo minuto è arrivato in una delle giornate più nere di questo campionato. Era il 16 ottobre e la Roma perse 1-0 con l'Empoli, nonostante avesse giocato per più di un'ora in superiorità numerica. In quella partita il francese giocò in coppia con Kuffour mentre Chivu venne schierato a sinistra. La prima gara con Mexes e il romeno al centro della difesa è quella di Genova con la Samp. Da quel momento in poi l'affiatamento è cresciuto di partita in partita e la Roma ha iniziato a volare. Non è una caso che da quando Spalletti ha puntato sul duo Chivu-Mexes la squadra abbia intrapreso un cammino trionfale che l'ha condotta fino al record di undici vittorie consecutive. Una coppia importante anche per il futuro. «Non abbiamo avviato nessuna trattativa per cedere Chivu — ha assicurato Pradè al Guerin Sportivo — e lo vogliamo trattenere a lungo nella capitale, come Mancini e gli altri giocatori più forti». Oltre al recupero del difensore romeno, la giornata di ieri ha regalato un'altra bella notizia: De Rossi è tornato a correre in campo. Il centrocampista della Nazionale ha effettuato anche alcuni esercizi a piedi nudi sulla sabbia. Le possibilità che giochi contro la Fiorentina sono in netto rialzo. La sua presenza in campo agevolerebbe il compito di Chivu e Mexes nella marcatura di Toni sui palloni alti. Se De Rossi non dovesse farcela è pronto Dacourt, che ieri ha svolto lavoro differeniato. Nonostante il gol con la Juventus, Kharja partirà ancora dalla panchina. Il nazionale marocchino si avvicina alla sfida di domenica con grande ottimismo. «Non ho paura della Fiorentina: è una buona squadra ma siamo più forti noi. I miei compagni — racconta il centrocampista — sono carichi e la pensano come me. Il quarto posto deve essere nostro per quello che abbiamo fatto fino ad ora. Non si è ancora visto il vero Kharja: quando si gioca poco non è facile dimostrare le proprie qualità. Ma non mi lamento — prosegue — perché giocando al fianco di tanti campioni posso migliorare. Alla Roma sto bene e spero di rimanerci». Domenica, oltre a Totti e Montella, resteranno fuori Nonda e Alvarez. Quest'ultimo dovrebbe essere rimpiazzato da Rosi, favorito su Tommasi. In difesa potrebbe rientrare Cufrè. Il terzino destro sarà Panucci. «Con la Fiorentina — ha detto il difensore ligure a Studio Sport — ce la giochiamo alla pari». Ieri a Trigoria c'era il presidente Sensi che ha assistito all'allenamento e ha parlato con la squadra e Spalletti. Il patron giallorosso si aspetta una grande prova della Roma contro i viola. Al Fulvio Benardini si è visto anche Zago. Il difensore ha salutato gli ex compagni Totti, Tommasi e Montella e si è proposto alla società come osservatore per il Brasile. Ad accompagnarlo a Trigoria è stato Lucci, procuratore di Vucinic. La Roma aspetta che il Lecce le comunichi il prezzo d