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La Richter smentisce ma Chinaglia insiste

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Il comunicato ufficiale dell'amministratore delegato della società, Erik Bogsch, è stato pubblicato ieri mattina sul sito della borsa di Budapest: «In qualità di amministratore delegato dichiaro che nè io nè il consiglio d'amministrazione della società abbiamo o abbiamo avuto intenzione, ovvero abbiamo intrapreso qualsiasi passo in qualsivoglia forma, per acquisire il controllo diretto o indiretto della società sportiva Lazio, nè nel 2005, nè nel 2006». Pronta la replica del portavoce di Chinaglia: «Noi non abbiamo mai fatto il nome della società interessata, non lo facciamo per non turbare il mercato visto che si rischiano fortissime multe. Nel mondo delle aziende è normale, soprattutto quando c'è molta attenzione, essere cauti. Soprattutto se una società è quotata anche a Londra e New York». Bellantonio conferma poi che in Consob e alla Procura di Roma Chinaglia ha depositato «documenti attestanti l'avvenuta precostituzione, presso un gruppo bancario italiano attraverso un trasferimento a nome di Chinaglia, della provvista per l'eventuale acquisto delle azioni della Lazio». L'ex giocatore biancoceleste resterà a Roma fino a sabato ma Lotito non sembra intenzionato ad incontrarlo. E i tifosi sono pronti a un nuovo corteo di protesta: si parte alle 11 da piazza Mazzini fino alla curva Nord per poi assistere alla partita con l'Empoli. Ieri intanto il titolo biancoceleste è stato riammesso a Piazza Affari. Il calo è stato dello 0,33%, ora un'azione vale 0,459 euro. Lui. Sal.

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