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L'arbitro Facchini e il feeling con Bologna Questione di residenza

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Collaboratori del patron stanno preparando la protesta che verrà inoltrata a Fip e Lega, che hanno però avuto già modo di conoscere dalle pagine dei giornali lo stato d'irritazione del numero uno capitolino. Intanto, la vicenda che ha portato al tecnico e alla susseguente espulsione di Pesic, maturata nel tunnel che riportava le squadre negli spogliatoi dopo i primi 20' di gioco, s'è arricchita di nuovi particolari. Perché Facchini, che è bene ricordarlo rappresenterà l'Italia ai Mondiali giapponesi, nel dopopartita ha contravvenuto alla rigida regola dettata dall'articolo 72 del Regolamento Esecutivo della Fip rilasciando dichiarazioni sulla sua direzione ad un quotidiano sportivo. Fonti federali confermano che nessuno da Via Vitorchiano ha mai autorizzato il fischietto ad esternare la sua versione ma che lo stesso si è semplicemente premurato di avvertire i vertici del Comitato Arbitri al termine del colloquio. Questa iniziativa personale, giunta al termine di una gara contestatissima, dovrebbe portare ad uno stop per Facchini. Stop che invece non è arrivato per Svetislav Pesic che, nonostante l'espulsione, è stato semplicemente deplorato dal Giudice Sportivo. Sanzione quantomeno bislacca se si considera che il coach di Novi Sad aveva già ricevuto, dopo la cacciata dal parquet che aveva subito ad Avellino, una giornata di squalifica, comminata in sanzione pecunaria, ed era quindi recidivo. Ma a proposito di Facchini, nato a Massalombarda ma residente a Bologna, vale ricordare alcuni particolari che non possono che accrescere dubbi e preoccupazioni in casa virtussina. Considerato da anni uno dei migliori fischietti italiani, dal 2002 a oggi non ha mai diretto la Fortitudo Bologna in trasferta avendo invece il compito di fischiare incontri della Effe scudata per 16 volte in casa. Accettando la buona fede dei designatori è quantomeno bizzarro constatare che uno dei big degli arbitri di basket non abbia mai incrociato in questo lungo lasso di tempo i campioni d'Italia lontano dalle Due Torri. Lo stesso sembra poi avere un conto aperto con Svetislav Pesic. Dal suo arrivo in Italia, l'allenatore serbo ha avuto contro tre espulsioni, due assegnate proprio dall'arbitro ora al centro delle ire della Virtius. A queste si va ad aggiungere anche il tecnico che sempre il «grigio» di Massalombarda ha comminato all'allenatore della Lottomatica a Napoli, nella partita d'andata contro la Carpisa. Insomma, la furibonda sfuriata del presidente Toti sembra reggersi su basi solide, su cui magari designatori e vertici federali dovranno attentamente riflettere.

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