di LUIGI SALOMONE LA prima di otto finali per la Lazio di Delio Rossi che vuole agguantare un posto in Europa.

Oggi all'Olimpico arriva la Sampdoria reduce da cinque sconfitte consecutive ma sempre in grado di riprendersi in qualsiasi momento nonostante le tante assenze in attacco (ore 15, Sky Calcio 4 e Mediaset Premium). Proprio il tecnico laziale invita i suoi giocatori a non fidarsi dell'avversario odierno ferito dalla serie nera che ha fatto perdere contatto con le concorrenti alla zona-Uefa: «Abbiamo tutto per fare bene, vedo i ragazzi concentrati. La Sampdoria lo scorso anno ha sfiorato la Champions League, quest'anno ha avuto qualche problema ma l'ho vista giocare ultimamente e non sembra una formazione che ha perso le ultime cinque partite. Non la ritengo in crisi e sono convinto che non troveremo una squadra impaurita dagli ultimi risultati negativi. Per me è quadrata, ostica, esperta e rognosa. Ma come ho già detto, per quanto riguarda la Uefa saremo noi gli artefici del nostro destino. Dobbiamo pensare a vincere, poi si vedrà». Senza guardare troppo ai risultati degli altri campi perché qualsiasi discorso europeo non può prescindere da un successo contro la Sampdoria. La Lazio è reduce da una settimana tormentata. Rossi ha dovuto dedicarsi a non far distrarre il gruppo dalle voci societarie. Inoltre molti giocatori hanno avuto problemi fisici che qualcuno non è riuscito a risolvere. È il caso di Dabo che ieri ha alzato bandiera bianca per una tonsillite. Al posto del francese giocherà Mudingayi da tante settimane ai margini delle prima squadra. Un'occasione importante per il congolese che potrebbe essere fondamentale in questo finale di stagione nel quale Rossi dovrà attingere a forze fresche per lanciare la volata per il sesto posto. In difesa c'è da sostituire lo squalificato Cribari e Rossi ha poche alternative anche per le condizioni precarie dei naturali sostituti del brasiliano. «Oddo e Siviglia stanno meglio — ha detto Rossi — per il resto c'è la possibilità che Zauri giochi in mezzo. Dobbiamo fare di necessità virtù. Stendardo? Si allena da 10 giorni ma non con costanza, Piccolo invece ha avuto un lungo infortunio e non ha ancora il ritmo partita». Dunque l'ex atalantino si sposterà al centro e farà coppia con Siviglia. Sulla sinistra spazio a Belleri che offre più garanzie al tecnico rispetto a Giallombardo. Davanti all'ex-empolese agirà Mauri che dovrebbe aver vinto in extremis il ballottaggio con Manfredini. Risolto che il dubbio tra Pandev e Behrami: Rossi ha scelto la continuità e dà fiducia al giovane svizzero reduce da un periodo negativo. Il tecnico spiega la sua scelta: «È una questione di equilibri, Pandev è più una punta, anche se ha fatto bene quando è stato utilizzato a centrocampo». Quindi davanti Rocchi-Di Canio con il macedone unico attaccante di ruolo in panchina vista l'indisponibilità di Tare e Simone Inzaghi. Stavolta i tifosi ci saranno, non numerosissimi ma non sono previsti scioperi. E Rossi esulta «Sono felice che l'Olimpico sarà dalla nostra parte, la Lazio ha bisogno dei suoi tifosi».