L'OSSERVATORIO
Interessi che si intrecciano: perché se tra Juventus e Roma le motivazioni maggiori sono quelle che animano i giallorossi contro rivali già campioni e con la mente rivolta all'Europa, la Fiorentina trova invece un Milan che deve proteggere il secondo posto dal ritorno dell'Inter, impegnata a Parma nel tardo pomeriggio. E dunque è il campanile che torna a tenere desta l'attenzione, il fine settimana probabilmente attenuerà i toni delle feroci polemiche scatenate dal caso «Oulmers», la guerra tre i grandi club e i dilettanti di Fifa e Uefa. Pronti a indignarsi, questi ultimi, per difendere il calcio da chi lo vuole utilizzare soltanto a fini di lucro. Carraro dice che non bisogna esasperare i temi soprattutto evitare i tribunali: scoperta geniale, visto che in un'aula giudiziaria i club avrebbero partita vinta fin dalle premesse. Ma più comico ancora è che i paladini dello sport illibato, quelli della Fifa, organizzano un Mondiale e prepongono biglietti per Vip da migliaia di euro con cene, champagne e guardie del corpo. Per tornare a cose più serie, la Roma sale al Delle Alpi dovendo affrontare ulteriori difficoltà: basta dare un'occhiata alla panchina invasa dai ragazzini della Primavera, dopo che alla cronica assenza di punte di ruolo si sono aggiunti i forfait di De Rossi e Chivu. Così qualche arrangiamento si dovrà prevedere per la difesa, sperando che i superstiti rimangano tutti a disposizione. A centrocampo ci sarà Dacourt a fianco di Aquilani, forse Alvarez in attacco se in panchina andrà Damiano Tommasi a fare da papà, unico adulto della pattuglia di seconde linee. Uno scontro, quello tra Juventus e Roma, che esalta da sempre i toni più accesi della rivalità: esasperata, da parte romanista, da un rancore che non accenna ad attenuarsi nei confronti di Fabio Capello, l'uomo del terzo scudetto. Fatto sta che la Roma non riesce mai a viverlo, questo evento agonistico comunque di alto livello, con la serenità che ha ispirato le sue parentesi più felici in questa travagliata stagione, compresa l'incredibile serie di vittorie interrotta soltanto dal pareggio con l'Inter, dopo che il dodicesimo sigillo sembrava essersi concretata. Poiché la costante di voler giocare i confronti con la Juventus sul piano nervoso, a rischio di sconfinare in un'autolesionistica isteria, non ha mai aiutato la Roma, forse toni più razionali potrebbe tornare utili. Non a caso, in un incontro di Coppa Italia svelenito dalla relativa modestia dell'evento, la Roma ha messo a segno il raid più significativo della stagione. Certo, quella di stasera sarà un'altra Juventus, non con il sangue agli occhi ma pur sempre attenta a difendere il suo prestigio di capolista solitaria. La Roma, mutilata dagli infortuni, deve giocarsela con la faccia tosta di chi non ha timore. Di chi, soprattutto, ha poco da perdere.