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TRADIMENTI «De Rossi ha confessato alla fidanzata di averla tradita, ma lei, a differenza ...

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(Gene Gnocchi) FURBI Beppe Savoldi, grande bomber anni 70, quando giocava col Napoli fece un gol di pugno al Perugia: «E feci finta di niente. Ero contento. Avevo fatto una cosa che era sfuggita a tutti, soprattutto all'arbitro. Un colpo di scaltrezza. Così come i difensori cercavano sempre di menarci senza farsi vedere dall'arbitro». PADRI Secondo Mazzone, Moratti non vince perché «è un padrone che gestisce la sua azienda da padre»: «E, da padre, ha dimenticato che, a volte, uno sculaccione può far bene. Invece perdona sempre. Giochi male? Giocherai meglio la prossima volta. Sbagli un gol? Pazienza, la prossima volta farai una doppietta. Così non funziona». IDEOGRAMMI A quelli della «Padania» non è piaciuto che domenica l'Inter abbia indossato maglie con ideogrammi che riproducevano in cinese la scritta «Pirelli». Il direttore Gianluigi Paragone: «L'Inter ci ha già abituati a tutto: non si è fatta problemi a schierare 11 stranieri titolari, oggi non si fa problemi a sacrificare il valore sportivo con le logiche del mercato globale. È la conferma che del calcio non resta più nulla». L'interista Ignazio La Russa, capogruppo di An alla Camera: «Mi sarei scandalizzato se la scritta sulla maglia fosse finalizzata a promuovere un prodotto cinese in Italia. Invece, non è altro che un modo per lanciare un marchio italiano in Cina». ABBRACCI Claudio Baglioni (romanista) dice che scambiò il più forte abbraccio col padre (laziale) «quando vincemmo 4-3 contro la Germania: non ci siamo mai abbracciati così. Il pallone ha una forza incredibile». FIORETTI «Starò un mese intero senza mangiare pastasciutta. Vi assicuro che sarebbe un grande sacrificio». (il fioretto di Spinelli se il Livorno si qualificherà per la Coppa Uefa) CORSE «Per la prima volta quest'anno i miei giocatori vengono monitorati in partita da quattro telecamere fisse che immagazzinano ogni dato, marcatori diretti compresi: chilometri percorsi, scatti, zone del campo occupate. La gara con l'Ascoli mi aveva lasciato perplesso sul piano fisico, ma ho capito che Volpi e Palombo, ad esempio, non avevano corso meno degli altri, ma peggio». (Novellino)

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