Totti si toglie le stampelle
Ieri Totti, ad un mese e due giorni dall'infortunio al perone e dall'operazione, è tornato a riaffacciarsi sul campo di allenamento di Trigoria. E lo ha fatto reggendosi sulle sue gambe senza l'ausilio delle stampelle. Il capitano, con indosso scarpe da ginnastica, pantalonicini e una giacca a vento, ha accennato qualche giro di campo, anche se a passo molto lento, accompagnato dal fido preparatore Vito Scala e sotto lo sguardo dei compagni di squadra e di Spalletti. «Eravamo tutti lì a guardarlo — racconta il tecnico giallorosso — e gli abbiamo fatto "oohh" quando è entrato. È stata una bella sensazione rivederlo così dopo quel grave incidente. Mi auguro che, come dice Totti stesso, possa rientrare a maggio». In attesa che il capitano sul quel campo ci torni presto per correre, tra qualche giorno Totti inizierà ad allenarsi sul tapis-roulant. Ora spetta ai suoi compagni conquistare la finale di Coppa Italia ai danni del Palermo. Per Spalletti quella di oggi pomeriggio è «la partita giusta nel momento sbagliato». «Se avessi potuto scegliere — spiega l'allenatore — avrei giocato questa gara in un altro altro momento». Ma questo non significa che il tecnico di Certaldo sia intenzionato a snobbare la competizione. «Alla Coppa Italia ci tengo molto così come i miei ragazzi. Ne ho vinta una in serie C e mi sono fatto fare una riproduzione che custodisco a casa. Se vinco questa mi faccio costruire un mobile apposta». Sulla partita di stasera: «Sarà difficilissima: loro hanno anche la possibilità di cambiare qualcosa e sono una squadra tosta». Spalletti è poi tornato sulla sua esperienza da allenatore a Venezia, quando il presidente dei lagunari era Zamparini. «Dopo una settimana di ritiro Zamparini si era subito ricreduto e contattò altri due allenatori. Lo so per certo perchè uno era Guidolin, che è un vero amico e mi avvisò». La replica del patron del Palermo non si è fatta attendere. «Spalletti — ha detto Zamparini a Radio Incontro — sembrava un rappresentante delle pompe funebri per quanto era triste. I romani, invece, mi stanno simpatici e infatti volevo comprare la Roma. Voglio riportare Bovo a Palermo e mi piace anche Aquilani». Il solito vulcanico Zamparini insomma. Tornando alla partita di oggi, Spalletti sembra intenzionato a schierare la migiore formazione tra quelle possibili. «Non ho la certezza che quelli che faremo recuperare domani (oggi, ndr) faranno una grande partita con la Juventus, quindi è inuitle fare calcoli». Lo stesso dicasi per la scelta sui traguardi da conquistare a fine stagione. «Non si può scegliere da un notaio se conquistare la Coppa Italia o arrivare in Champions. Il quarto posto, dal punto di vista degli interessi, crea più prospettive, però non è detto che lasciando una cosa si arrivi all'altra». Ieri a Trigoria si è visto Bronzetti, il consulente di mercato che ha portato al Real Madrid Cassano e Samuel. Nel suo incontro con Pradè si è parlato di alcune pendenze da sistemare, relative alla cessione del barese alle «merengues». Non è escluso che si sia discusso anche di De Rossi e Chivu, da tempo nel mirino del Real.