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Virtus a caccia del rilancio contro Reggio Calabria In bilico il futuro di Pesic

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Della partita che segnerà il perdono verso il figliol prodigo Vlado Ilievski, punito con 40' di panca domenica scorsa contro la Virtus Bologna, e del ritorno sul legno di Obinna Ekezie dopo il lungo e pesante stop per problemi muscolari. Bisognerebbe festeggiare contro quel che resta della Viola Reggio Calabria, che conta solo i giorni che la dividono dalla retrocessione in LegaDue, le 400 in serie A di due gradi uomini e giocatori, Hugo Sconochini e Sandro Tonolli (per lui tutte in casacca Virtus Roma). Ed invece una partita che sa molto di amichevole (ore 17,00, PalaLottomatica. Arbitri: Sahin, Tullio, Rossini), viste le condizioni del derelitto avversario, divide gli onori della cronaca con i nuovi rumors sul futuro di Svetislav Pesic. Che non sta simpatico a molti, irretisce per alcune sortite, ma resta uno dei massimi cultori continentali della materia del basket, sconosciuta a molti. A Roma dovrebbe essere legato ancora da un anno di contratto, per la prossima stagione, per cercare di portare a termine il progetto iniziato in corsa alla fine del gennaio del 2005 quando fu chiamato a sostituire Bucchi. Ma le alzate di testa del coach di Novi Sad sembrano non essere più gradite ad alcuni satelliti orbitanti nella galassia della Lottomatica. Così i ronzii da mosche hanno cominciato a suonare costanti nelle orecchie del presidente Toti. C'è chi gli ha già proposto di puntare forte su Recalcati, che proprio sulle colonne de «Il Tempo» spese non più di due mesi fa parole d'elogio per la Lottomatica e la sua dirigenza, e chi su Pino Sacripanti, tecnico di Cantù, che a Roma arriverebbe accompagnato da Bruno Arrigoni, suo alter ego e sagace uomo di mercato. Peccato però che avanti alla Virtus ci sia un campionato da giocare, con l'obiettivo di cercare di migliorare la semifinale conquistata la scorsa stagione per aprire una porta sull'Eurolega. Pesic è uomo difficile, si sa, ma perderlo, magari a vantaggio dei miliardari spagnoli del Girona, significherebbe alzare le braccia per dichiarare il fallimento di un progetto. Sarà il tempo a dire se Toti cederà alle pressioni di chi gli gravita attorno oppure se porterà a termine il ciclo legato all'allenatore serbo. Che intanto cerca di concentrarsi sul presente. «Non ci sono situazioni particolari per oggi. Righetti ha avuto qualche piccolo problema ma niente di preoccupante». Pesic invita poi i suoi a non distrarsi. «Dobbiamo pensare a come affrontare e vincere questa partita senza sottovalutare gli avversari. L'orgoglio e la consapevolezza di non aver nulla da perdere possono fare miracoli. Per questo chiedo ai miei ragazzi di evitare distrazioni».

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