La Juve vince anche a Livorno
Il pareggio contro il Milan è stato preso come una mezza vittoria, vista la situazione di classifica. A Livorno, però, la truppa di Capello ha ripreso a marciare come se il campionato fosse ancora una cosa seria: 3-1 (doppietta di Trezeguet, gol di Pfertzel, chiusura di Del Piero), il resto è mancia. Inebetita dal terreno del Delle Alpi, più sabbioso che mai, la Juve si svegliava sul velluto del "Picchi" e dopo una manciata di secondi metteva in scena un'azione pressoché perfetta che vedeva protagonisti Del Piero, Nedved, Giannichedda (schierato come previsto al posto di Vieira) e infine Trezeguet: esterno da giocatore di biliardo, palo, gol e partita subito in discesa. Se Capello aveva bisogno di una conferma circa l'atteggiamento mentale dei suoi, eccola. Era una Juve che aveva voglia di giocare insieme, corta in mezzo al campo e attenta in difesa: Lucarelli, recuperato in extremis dopo il guaio muscolare di una decina di giorni fa, faceva quel che poteva e intorno al quarto d'ora impegnava Buffon con un tiro da fuori. Difficile però, per i livornesi, fare gioco con un centrocampo formato quasi solo da pedalatori: Juve tranquilla, allora, con brividi che arrivavano solo per un paio di interventi a dir poco ruvidi di Vargas su un Del Piero ispirato che, nel finale di tempo, per poco non mandava in gol Nedved grazie a una palla appoggiata di petto. Era la solita Juve formato diesel, quella che andava in vantaggio al riposo: con il suo ritmo non forsennato, un gioco che passava quasi sempre da Emerson (in campo nonostante la caviglia destra girata nel riscaldamento), uno Zebina più intraprendente del solito in attacco ma protagonista anche di qualche mezza svista in fase difensiva. I fuochi d'artificio arrivavano a inizio ripresa: Pfertzel sfruttava una delle rare dormite della difesa bianconera e batteva Buffon in uscita, ma nemmeno un minuto dopo Trezeguet si dimostrava più rapace che mai e realizzava la doppietta personale dopo avere evitato il fuorigioco e il ritorno di un inguardabile Vargas. Mazzone spingeva avanti i suoi con l'inserimento di Bakayoko al posto di Vargas, ma era Lucarelli a sfiorare il pareggio con un colpo di testa su calcio d' angolo. La Juve provava a tenere palla e, anche per questo, Ibrahimovic prendeva il posto di Trezeguet. L'ultimo quarto d'ora, grazie alla spinta di Bakayoko e Palladino, era arrembaggio totale: in un modo o nell'altro, però, la difesa bianconera resisteva e altri tre punti entravano nel forziere juventino grazie anche alla perla finale di Del Piero. Nel primo anticipo della giornata, il Cagliari aveva vinto sul campo del Treviso (2-1: gol di Esposito, pareggio di Baseggio, rigore decisivo di Suazo) facendo così un altro passo avanti verso la salvezza.