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Tirreno-Adriatico all'olandese Dekker Tappa a Petacchi

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Non poteva starsene rilassato, perché c'era una tappa da vincere per chiudere in bellezza una Tirreno-Adriatico in cui fin qui non aveva raccolto niente di più di un secondo posto. Il che — per stare dalla parte di chi non venera il dio risultato — non significa che Alessandro non si sia mosso bene in queste sette tappe da un mare d'Italia all'altro. Anzi, rispetto a un anno fa, abbiamo visto un Petacchi addirittura più convincente in salita, su quegli strappetti che hanno punteggiato i finali di frazione della Tirreno. Perciò possiamo dire che non solo è possibile la conferma nella Milano-Sanremo di sabato; ma anche che lo spezzino è ormai maturo per il gran passo, e — a patto che la condizione lo assista per almeno altri 20 giorni — avrà il dovere morale di presentarsi con le giuste ambizioni al Giro delle Fiandre e alla Gand-Wevelgem, per provare a conquistare almeno una grande classica del Nord. E se per fare ciò dovrà accontentarsi di 2 vittorie al Giro d'Italia anziché 5, i suoi tifosi capiranno. Ieri la tappa conclusiva della Tirreno è filata secondo i più consueti canoni del genere: fuga senza pretese di un comprimario (lo spagnolo Albizu) e poi strapotere dei team dei velocisti sul circuito finale di San Benedetto del Tronto.La Milram ha così avuto buon gioco nel preparare la volata, con Velo e Zabel che hanno svolto il grosso del lavoro nell'ultimo chilometro, e con Petacchi che, messo nelle condizioni ideali per colpire, stavolta non ha sbagliato (come invece era successo a Civitanova Marche, dove AleJet non aveva tenuto conto del vento contrario, era partito lungo ed era stato beffato da Hushovd). Alle spalle dello spezzino, un redivivo McEwen, e poi Grillo, Hushovd e Zabel.La vittoria in classifica nella Tirreno va invece al giovanissimo Thomas Dekker, 21enne olandese che ha conquistato la vetta della classifica nella crono di Servigliano, domenica, e poi ha avuto la fortuna di vedere annullato per neve l'arrivo in salita di San Giacomo, che l'avrebbe quasi certamente respinto. Comunque il futuro è dalla sua. Nella generale Dekker precede Jaksche di 14" e Ballan di 20". Buone prove per Savoldelli (quarto a 40") e Basso (settimo a 54"), che aspettiamo da protagonisti al Giro d'Italia e che hanno mostrato sin da ora uno stato di forma accettabile.

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