Per la prima volta nella storia del torneogli azzurri non vengono sconfitti in trasferta Finisce 18-18
Il 18-18 di ieri sancisce la crescita di un gruppo che, finalmente, comincia a concretizzare il grande lavoro fatto insieme con Berbizier ed il suo staff. Venire al Millenium Stadium a sfidare il miglior Galles della stagione, pareggiare un match di rara intensità ed uscire dal campo con la consapevolezza di aver avuto la possibilità di vincere, consegna al rugby italiano una dimensione diversa. Lo si capisce guardando i volti degli azzurri dopo la partita: manca la gioia piena della vittoria, ma è presente la fiducia nei propri mezzi. Il match inizia in salita per l'Italia che subisce la capacità dei gallesi di tener vivo l'ovale con ricicli veloci, l'ormai famoso off-load, e i continui cambi di fronte dell'attacco avversario. La vitalità dei dragoni, che si giocano gran parte della proprio credibilità dopo la sconfitta in Irlanda, frutta 8 punti in 10'. Al 4' Stephen Jones, recuperato in extremis, piazza tra i pali una punizione per un fallo di Perugini, sporco nella ruck. Un altro Jones, l'ala, al 10' vìola la linea di meta in capo ad un'azione che sposta l'ovale da un lato all'altro del campo, Stephen Jones non trasforma: 8-0. In 5' minuti Bortolami e i suoi si riorganizzano e spostano il gioco nella metà campo avversaria costruendo la bellissima segnatura di Galon. Dopo una splendida azione in quarta fase Bergamasco, «Man of the Match» al termine dell'incontro e autore di placcaggi definitivi, piazza un break mortifero nel cuore del campo nemico lanciando Canavosio verso la meta. Un piede tocca la linea laterale ai 5 metri, la susseguente touche dei gallesi è rubata da Sole che viene placcato ad un centimetro dal paradiso. Griffen apre dalla parte opposta, Canale fissa l'estremo avversario e scarica l'ovale per Galon inserito all'esterno, il n.15 azzurro si tuffa in ritardo toccando la linea di fondo, la meta viene concessa dall'arbitro in moviola dopo 2' di studio, 8-5. Pez sbaglia la trasformazione ma il pubblico è attonito, il Galles si scuote e marca meta e trasformazione con Stephen Jones, ancora determinante. Il 15-5 sveglia l'Italia che comincia a macinare gioco, di due calci piazzati Pez ne realizza solo uno al 33', ma al 39' la difesa avanzante dei tre-quarti azzurri porta Canavosio a chiudere la diagonale su Luscombe: intercetto e volata di 70 metri per la meta trasformata che vale il 15-15 all'intervallo, duemila italiani fuori di testa dalla gioia, gallesi ammutoliti. Nella seconda frazione di gioco entrambe le squadre risentono della grande intensità della prima, il Galles produce solo un calcio di Jones, mentre è l'Italia ad avere più opportunità ma Pez mette un calcio e ne fallisce un altro e Stoica manda fuori un drop non impossibile. Lo score finale fissa il 18-18, primo risultato utile in trasferta per l'Italia nella storia del torneo, il cucchiaio di legno è finalmente alle spalle. Ora sotto con la Scozia che sabato prossimo scenderà al Flaminio dopo aver perduto ieri il derby celtico con l'Irlanda nel fango di Dublino. Il risultato di 15-9 elimina gli uomini del cardo dalla corsa al titolo che resta un affare tra l'Irlanda e la vincente di Francia-Inghilterra di oggi (diretta tv su La7, ore 16). Per gli azzurri di Berbizier la possibilità, battendo la Scozia, di cogliere un risultato che valorizzerebbe anche le prime tre prestazioni, lanciando definitivamente l'Italia tra le grandi d'Europa.