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di GIOVANNI ESPOSITO IL PREDESTINATO stavolta non ha tradito.

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Sarà stato merito dell'accortezza non disattesa per l'occasione dall'entourage azzurro di non caricare di troppe aspettative un talento tutto sommato ancora molto giovane o della voglia da tempo paventata di ritornare a quel vecchio amore, il lungo, per il quale l'italo-americano ha sempre avuto un debole. La finale è stata tutta un crescendo di capolavori. Dopo due salti di assaggio lunghi 7.94 e 7.88, il pupillo di mamma Renée ha piazzato il primo balzone a 8.08 che già bastava a farlo salire sul terzo gradino del podio. Il tempo di recuperare le energie con un 7,65 di routine e poi eccolo l'Andrew Howe delle grandi occasioni capace di strabiliare confezionando in meno di venti minuti un 8,14 con una pedana al limite ed un 8,19 all'ultimo salto che è roba da campioni tanto da consegnargli insieme al bronzo iridato anche il primato italiano Under 23 (precedente, 8,10, sempre di Howe, ad Ancona, il 19 febbraio di quest'anno, ma anche di Giovanni Evangelisti, 10-3-1982). La vittoria è andata al favorito della vigilia, il ghanese Ignisious Gaisah, planato a 8,30, davanti al panamense Irvin Saladino (8,29, record continentale). Giulio Ciotti valicando l'asticella posta a 2,26 ha chiuso invece al settimo posto la finale dell'alto che ha visto la doppietta dei russi Yarolsav Rybakov (2,37) e Andrei Tereshin (2,35). Fuori in semifinale nei 60 ostacoli Giaconi. Disco rosso per un deludente Gibilisco, un anonimo Fabrizio Donato nel triplo (16,35) accompagnato da Paolo Camossi (15,96). Stessa sorte per Chiara Rosa nel peso (17,85). L'unica azzurra in gara oggi sarà Antonietta Di Martino, qualificatasi per la finale del salto in alto (17.15 locali, le 15.15 in Italia) con la misura di 1,93, suo primato stagionale. In TV Raisport Satellite:14-18; Eurosport: 8-10; 15-17.15.

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