dall'inviato TIZIANO CARMELLINI MIDDLESBROUGH — Serviva un pantano infernale, una ...
La squadra di Spalletti esce sconfitta dal Riverside di Middlesbrough. Uno a zero per i padroni di casa che hanno picchiato come fabbri (complice anche un arbitraggio molto permissivo), vinto una gara tirando in porta praticamente una volta sola e approfittato di un ingenuità dell'estremo difensore giallorosso che gli ha servito su un piatto d'argento un rigore nettissimo. La qualificazione è tutt'altro che sfumata, anche perché tra sette giorni all'Olimpico sarà tutta un'altra Roma e soprattutto sarà un altro campo. Spalletti cambia rispetto a quello che aveva fatto intendere alla vigilia e in campo va la Roma migliore. C'è Mexes in difesa, non Chivu al quale il tecnico giallorosso ha deciso di dare un turno di riposo. A centrocampo con Aquilani non al cento per cento, gioca Kharja in coppia con Dacourt. Qualche metro più avanti c'è, rispetto alla Roma di sempre, solo l'inserimento di Tommasi sulla destra che cambia fascia a Taddei con Perrotta nel mezzo e Mancini a fare l'unica punta. Anche McClaren dall'altra parte non gioca al risparmio e mette dentro il Boro migliore con Yakuba a fare l'ariete ben supportato da Hasselbaink. Il problema vero, come pronosticato dal tecnico giallorosso alla vigilia, è il campo. Più che un manto erboso la sfida si gioca su un acquitrino infame, senza ranocchie, ma con tanto umido a fare da contorno. Inevitabilmente, su un campo così, la Roma che gioca di prima intenzione, cerca il triangolo stretto e usa molto le fasce, fatica a trovare la solita manovra. E' comunque di marca giallorossa il primo affondo della gara quando Mexes (6') pesca benissimo in profondità Perrotta. Il centrocampista però non trova la giusta coordinazione nello stop al volo e subisce il ritorno di Southgate che chiude in angolo. È l'azione che accende la gara e cinque minuti dopo arriva la svolta. Mendieta ruba una gran palla a centrocampo e apre profondo per Hasselbaink: la corsa dell'attaccante di casa è fermata dall'uscita tanto intempestiva, quanto inutile di Curci. Sars non ha dubbi e indica il dischetto al centro dell'area giallorossa. Yakubu castiga il giovane portiere romanista e manda in orbita i 26 mila del Riverside: fa uno a zero. La Roma prova a reagire, ma si perde negli ultimi metri. Tommasi non sfonda dalla sua parte, Mancini è troppo isolato lì davanti e Spalletti prova a cambiare qualcosa invertendo i due brasiliani: Taddei diventa il terminale offensivo. Non cambia granchè e tutte le cose migliori della Roma continuano ad arrivare dai calci piazzati. Nel mezzo l'arbitro francese che lascia giocare un po' troppo e la signora Nelly Viennot (guardalinee in gonnella già noto alla Roma) che blocca Tommasi (35') lanciato a rete per un fuorigioco inesistente. Si riparte con la Roma avanti a testa bassa. Gli uomini di Spalletti, che ritrovano comunque in svantaggio senza aver concesso un tiro in porta agli avversari, guadagnano metri sul campo e iniziano a giocar meglio. Mancini, partendo dalla fascia, fa più male e da quella parte il Boro fatica. Almeno tre le occasioni da gol dei giallorossi nei primi dieci minuti di gioco. Prima Taddei non trova nessun in mezzo quando dalla destra mette al centro un gran pallone che però attraversa indisturbato l'area biancorossa. Poi la difesa di casa spazza via un paparapiglia li davanti, quindi Riggot toglie dai piedi di Mancini un gol già fatto sempre su assist dalla destra di Taddei: che continua a fare le cose migliori (poche) quando va sull'esterno del campo. Per Spalletti va bene così e lo cambi a col giovane Okaka che va a piantarsi nel mezzo. Ma è ancora Mancini a fare le cose migliori. Ci prova da solo al 20', ma il suo sinistro non trova lo specchio della porta. Quindi, due minuti dopo la prima occasione vera della partita del Boro: e c'è di mezzo ancora Curci. Il giovane portiere giallorosso chiude male in angolo la botta da fuori del solito Hasselbaink. Spalletti cambia ancora: dentro il veloce Alvarez per un Tommasi ormai spe