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I piccoli azionisti diffidano la Consob

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L'iniziativa è stata presentata ieri, nel corso d'un incontro nella sede della Federmanager, dal prof. Alfredo Parisi, dall'avvocato Massimo Rossetti e dal dott. Paolo Lenzi di Lazio Investimenti srl: moderatore dell'incontro Giancarlo Governi. «Chiediamo che venga accertata l'eventuale esistenza tra i soci rilevanti, e non, di un patto parasociale occulto per l'esercizio di una influenza dominante sul club o, in alternativa, una comunicazione al mercato della mancanza degli elementi idonei a giustificare tale accertamento», hanno sottolineato in coro, mentre il prof. Parisi mostrava il mosaico azionario della Lazio Events, la Srl che controlla oltre il 29% della società, e i legami, sotto il profilo dei nomi e delle cariche con gli attuali azionisti biancocelesti sopra il 2%. Particolare attenzione è stata riservata «al rapporto di affinità tra Lotito e Mezzaroma che, nell'ordinamento calcistico, è assunto come elemento decisivo al fine di stabilire se si ha il controllo di una società, e l'assenza di rappresentanti del secondo e del terzo maggiore azionista negli organi societari, senza dimenticare la dichiarata volontà di Mezzaroma di volersi attenere pedissequamente alle scelte di Lotito in ordine alla cessione dei pacchetti azionari detenuti e l'esistenza di rapporti d'affari comuni, diretti o indiretti, variamente intrecciati tra gli stessi azionisti rilevanti». Secondo i piccoli soci la Consob può agire, per accertare l'esistenza d'un patto parasociale, anche attraverso gli indizi, senza la necessità di andare «oltre ogni ragionevole dubbio», come già fatto in «altri casi precedenti, vedi Antonveneta». In assenza di risposte alla diffida, gli azionisti non escludono il ricorso alla giustizia ordinaria sia civile che penale. I soci, inoltre, hanno chiesto «alla Consob di verificare se siano state compiute oppure no manipolazioni vietate di mercato del titolo Lazio». Il titolo intanto ieri ha guadagnato l'1,11% chiudendo a 0,365 euro. Rinviato alla prossima settimana il consiglio di sorveglianza: si lavora sugli Iaas, che serviranno anche a stabilire, in base alla rivalutazione di alcuni asset e del parco giocatori, le eventuali azioni da intraprendere per far fronte alla perdita straordinaria legata allo spalmaperdite (127 milioni entro il 30 giugno 2007). Fab. Mar.

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