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Il Coni frena le Forze Armate «Questo sistema va riformato»

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È chiaro il messaggio che il Coni ha mandato a tutti i rappresentanti dei gruppi sportivi militari: dopo l'intervento del presidente Gianni Petrucci, che all'indomani dei Giochi di Torino aveva lamentato un'eccessiva ingerenza nello sport olimpico, una riunione al Foro Italico con il comitato sportivo militare ha messo nero su bianco quali dovranno essere le linee guida finalizzate anche a rilanciare la collaborazione. Un rapporto che dovrà sempre passare per il comitato olimpico nazionale: basta con le ingerenze, le campagne acquisto selvagge fatte a ridosso dei grandi appuntamenti, il mercato degli atleti in odore di piazzamento. Soddisfazione per i podi che il Coni non nasconde, ma serve una maggior tutela: il segretario generale, Raffaele Pagnozzi lo ha detto chiaramente nella relazione presentata ai rappresentanti dei diversi corpi. Bocche cucite invece tra i numerosi rappresentanti delle forze armate, che dopo l'attacco frontale di Petrucci, sono usciti dall'incontro senza commentare. All'intervento del Coni plaude tra tutte la Federnuoto, che in questa direzione si era mossa già da tempo. F. Fab.

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