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La Juve vince anche a Genova e tiene a distanza le inseguitrici

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Decide un colpo di testa del ceko. Palo di Volpi nel primo tempo

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A dieci partite dal termine c'è sempre quel rassicurante più dieci a scandire la marcia della squadra di Capello. Domenica, poi, si presenterà la possibilità di chiudere i giochi proprio nella sfida diretta contro i rossoneri al Delle Alpi. Martedì, invece, la Juve se la vedrà con il Werder in Champions per sovvertire il 3-2 dell'andata. Intanto si gode un successo striminzito, che allontana la Samp dalla zona Uefa. La Juve si presenta a Marassi senza Trezeguet e Ibrahimovic: spazio a Del Piero, tornato in stato di grazia dall'avventura in Nazionale, e Zalayeta. In mezzo invece niente turn-over e fiducia a Emerson-Vieira. La Samp prova a rispondere e si affida al rientrante Flachi in coppia con Kutuzov. Curioso siparietto prima del fischio d'inizio: i tifosi bianconeri rubano l'idrante e si divertono a bagnare i supporter doriani sistemati in gradinata Nord. La partenza dei padroni di casa è veemente e dopo neanche tre minuti è proprio l'attaccante a scavare un solco a sinistra e a mettere Kovac nelle condizioni di dover intervenire tempestivamente per chiudere in angolo. La squadra di Capello è disorientata, fatica a prendere le misure ai padroni di casa. La risposta è nel velleitario colpo di testa di Cannavaro dopo dieci minuti. Il segnale però viene raccolto dalla vecchia guardia bianconera, che non ci sta e suona la riscossa: dopo un quarto d'ora Nedved raccoglie la respinta su calcio di punizione calciato da Del Piero e prova a beffare Antonioli con un violento destro dalla distanza. Il portiere devìa in angolo e dà respiro alla Samp. Che adesso fatica a creare grattacapi alla difesa bianconera e annaspa alla ricerca del varco giusto. Tonetto e Diana sono comunque stantuffi inesauribili e tentano spesso di sovvertire il fronte. La sfida si regge su questi motivi e nella fase centrale vive di fiammate a corrente alternata: Del Piero sbaglia la rifinitura dopo un contropiede a velocità supersonica impostato da Emerson, la Samp si mangia le mani per il palo colpito da Volpi direttamete da calcio piazzato, con Buffon battuto. Sul taccuino poi si registra un'altra fiammata bianconera: sponda di Zalayeta per Emerson, 22 metri, destro e palla fuori alla destra di Antonioli. Il finale del primo tempo è ancora juventino, con Del Piero mattatore sulla sinistra: il capitao fa il vuoto poi crossa basso per l'accorrente Nedved, che non centra però il bersaglio. La ripresa si apre nel segno della Juve, che parte con la marcia inserita e nel segno di Vieira che, sotto misura, non riesce a trovare la deviazione vincente dopo una carambola in area blucerchiata. La Samp ora gioca rintanata nella propria trequarti, la squadra di Capello fa la partita. E il tecnico comincia a far sul serio: mette Camoranesi e toglie Zalayeta. Ormai i padroni di casa sono alle corde e la marea bianconera non lascia scampo. A venti minuti dalla fine arriva il guizzo del vantaggio firmato da Nedved, sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra calciata da Balzaretti: il ceko si fa trovare pronto all'appuntamento, con la difesa blucerchiata imbambolata. Uno a zero, Novellino mette Colombo per tentare di riequilibrare la situazione. Tentativo flebile, come gli attacchi finale. La Juve fa festa.

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