Atalanta in vetta, il Pescara crolla a Brescia
Bari ko, i nerazzurri aspettano il posticipo Catania-Mantova. Pari tra Cesena e Piacenza
Comunque la si metta sembrano le tre squadre destinate a venire in A. Un gradino sotto il Cesena (ultimamente in calo e fermato sul pari interno dal Piacenza) e il Brescia, in risalita. Nessuna delle nove partite di ieri è finita 0-0 e in tutte si è assistito ad uno spettacolo più che discreto. La più bella è stata proprio Cesena-Piacenza, finita 2-2 con continui ribaltamenti di fronte. Allo 0-1 di Padalino i bianconeri hanno risposto prima con Ficagna (gran mezza rovesciata in mischia), poi con Ferreira Pinto. Nella ripresa, però, Margiotta ha riportato gli ospiti in parità. Deludente l'arbitraggio di De Marco, che sul 2-1 ha negato un evidente rigore ai romagnoli per un fallo su Pestrin. In generale la giornata è stata negativa per i direttori di gara, che hanno deluso anche in Vicenza-Bologna 2-0 (raddoppio di Vitello viziato da un evidente fallo su Pagliuca in uscita non rilevato da Bergonzi), Avellino-Albinoleffe 2-1 (con gli irpini bravi a rimontare lo 0-1 di Belinghieri su rigore più che dubbio accordato da Giannoccaro) e Brescia-Pescara 3-0, sbloccata da un gol su punizione di Del Nero molto contestato dagli abruzzesi, che ritenevano il calcio di seconda al contrario di Gava. Sul finire poi Gautieri ha sbagliato un rigore ormai ininfluente ai fini del risultato. Da rivedere anche il rigore-vittoria assegnato da Palanca all'Atalanta. Oltre agli arbitri hanno deluso ancora le nobili decadute Torino (fermato sull'1-1 in casa dalla Ternana, pervenuta al pari al 90') e Bologna e ora le panchine di De Biasi e Mandorlini sono a rischio. Continua senza soste, invece, la marcia del Crotone, che fa suo in rimonta il derby col Catanzaro grazie alle reti di Sedivec e Pellè. La squadra di Gamberini sale così all'ottavo posto, a tre punti dalla zona playoff. Nette le vittorie casalinghe del Modena (2-0 alla Triestina) e della Cremonese (2-1 al Rimini).