di ALESSANDRO FUSCO PARIGI — Un passo indietro.
Il punteggio finale (37-10) sottolinea la mancanza di tenuta dimostrata dalla squadra nell'occasione più importante, quando il salto di qualità sembrava a portata di mano e dopo un primo tempo concluso in vantaggio 12-8 grazie a molti errori della Francia ma anche a un buon controllo sul match da parte degli azzurri. L'impostazione tattica di Berbizier ha dato, inizialmente, i suoi frutti creando diverse difficoltà ai galletti: non volendo concedere la possibilità di contrattaccare ai talentuosi tre-quarti di Laporte, Berbizier aveva chiesto ai suoi di stabilire come priorità tattica l'occupazione del terreno rispetto al mantenimento dell'iniziativa, così da prosciugare la maggiore fonte di occasioni da mete dei Bleus. Per tutto il primo tempo gli azzurri hanno rispettato le consegne, concedendo nulla ai padroni di casa e sfruttando le occasioni a disposizione per marcare punti. Cominciano i francesi con un calcio piazzato di Elissalde al 4' ma gli azzurri si organizzano e da lì al 25' difendono duro e spostano gradualmente il baricentro del gioco in avanti costringedo i francesi all'errore. La buona applicazione frutta tre piazzati di Pez, ottimo dalla piazzola, 9-3 per l'Italia al 25'. La Francia reagisce con un'azione insistita dentro i 22 metri difensivi dell'Italia che difende con orgoglio, Elissalde scavalca il muro calciando l'ovale sull'angolo destro nelle mani di Lievremont, meta non trasformata, gli azzurri restano in vantaggio 9-8. Gli uomini di Berbizier sembrano non accusare il colpo e riprendono il controllo: un bellissimo break di Canale, bravo ieri anche in fase difensiva, perfezionato da Stoica crea i presupposti per uno splendido drop di Pez da almeno 40 metri, l'intervallo trova l'Italia in vantaggio 12-8. La ripresa si apre con la Francia in stato confusionale: difficile vedere due errori nel giro di 30'' come quelli di Rougerie e Traille che calciano due punizioni in zona di attacco direttamente sul fondo anziché in touche! Qui avviene l'imponderabile. L'Italia non sfrutta le mancanze avversarie e, perdendo la conseguente mischia a favore regala con l'ovale la possibilità a Yachvili, subentrato a Elissalde, di piazzare una punizione in mezzo ai pali, 11-12. A questo punto la squadra di Berbizier perde la rotta accusando più del dovuto la pressione psicologica del ritorno francese e stravolgendo il piano tattico del coach. Una serie di errori di gestione ed individuali regalano ai francesi la possibilità di marcare le due mete di Nyanga e Devilliers per il sorpasso del 23-12 al 65'. Gli azzurri accusano il colpo e cercano di recuperare individualmente perdendo rigore tattico, ma ormai è tardi. Un giallo, forse troppo severo, dell'ottimo arbitro Spreadbury a Del Fava complica la situazione per gli italiani che negli ultimi cinque minuti concedono altre due segnature a Rougerie e Michalack, con relative trasformazioni di Yachvili, per il definitivo 37-12 finale. Nell'altra partita in programma, invece, la Scozia ha inaspettatamente sconfitto l'Inghilterra per 18-12.