Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La Virtus Roma batte la Whirlpool nell'anticipo del campionato di basket

default_image

Decisivi sette punti del serbo nel finale. Bene Hawkins e Tusek

  • a
  • a
  • a

Il serbo, dopo una sequela inenarrabile di errori ha messo insieme, dopo una stoppata da urlo proprio di Hawkins, sette punti, decisivi nel 73-77 finale. Vittoria di cuore costruita sul recupero delle energie dopo la faticaccia di Coppa Italia, in formazione d'emergenza, visto che Ekezie è ancora out e potrebbe rimanerlo a lungo tanto che la società di Claudio Toti sta sondando il mercato dei lunghi italiani e comunitari. L'inizio di gara della squadra di Pesic s'è improvvisamente popolato di due incubi che hanno rivestito le sembianze di Marlon Garnett e Cory Albano. I due beccati, come il resto della truppa varesina, da un pubblico che non aveva perdonato la brutta figura della Coppa Italia, hanno cominciato a lanciare verso il tabellone di Roma grappoli di palloni pronti ad essere accolti dal ferro. Il merito della Virtus è stato quello di non alzare bandiera bianca davanti all'ispirazione della coppia di Magnano capace di chiudere la prima frazione di gioco avendo realizzato 25 dei 27 punti complessivi insaccati dai padroni di casa contro i 26 della Lottomatica. Pesic non ha ovviamente gradito la lassità difensiva dei suoi. Tanto che dopo aver già sostituito, infuriato, dopo appena 3' dall'inizio dell'incontro un Ilievski passivo spettatore dello show di Garnett ha innescato una girandola di cambi che ha coinvolto tutti gli effettivi, ad eccezione del figlio Marko e delle creature Bonessio e Chiminello. Così Roma, nonostante Magnano avesse tentato con la zona di mandare in tilt l'attacco capitolino, dopo essere precipitata a -8 (40-32) dopo un canestro di Fernandez s'è metaforicamente rimboccata le maniche. Se i cesti di Tusek avevano consentito di non affondare davanti alle prodezze balistiche del primo quarto a suonare la carica della riscossa ci hanno pensato Hawkins e il figliol prodigo Ilievski. Proprio un gioco da quattro punti del regista macedone (40-47) ha dato il massimo vantaggio per la Virtus, rintuzzato però dalla Whirlpool grazie ad Hafnar, prima che Helliwell con un solo libero mandasse le squadre all'intervallo lungo sul 47-48. Nella seconda frazione la percentuale dal campo è calata e Varese, grazie al precisissimo Albano è andata sul +3 al 30' (64-61). Le due squadre, sempre con tanti errori dal campo, si sono avviate a braccetto verso lo striscione dell'arrivo. Varese ha provato a scappare, 70-67, ma Tusek (oggi sposo in Campidoglio, auguri) ha impattato sul 70-70. Un solo libero di Hafnar, 71-70, prima che Hawkins stampasse sul tabellone un tentativo di Collins e dall'altra parte sua maestà Dejan Bodiroga mettesse prima la tripla del 71-73, poi il canestro decisivo del 71-75. Le passeggiate in lunetta per i liberi non cambiavano l'esito della partita e così Roma ha portato a casa una vittoria importante anche per il morale in vista dell'andata dei quarti di Uleb Cup che martedì la vedrà di scena in casa al Palazzetto contro l'Hapoel Gerusalemme.

Dai blog