Shevchenko rianima il Milan

Ma intanto, non si può non tornare in patria senza una valanga di sorrisi Durbans per il preziosissimo pareggio conquistato in terra tedesca. Un pareggio che, dopo la prima frazione di gioco, sembrava un miraggio: infatti il Bayern dava l'idea di un leone feroce, il Milan di un pulcino bagnato. Per fortuna di Ancelotti, la situazione si è capovolta nettamente nella ripresa. La qualificazione ai quarti, grazie al gol grondante di carati di Shevchenko, non è poi cosa impossibile. Tra quindici giorni il Milan dovrà esclusivamente organizzare una partita intelligente, amministrando e affidandosi al contropiede. Ancelotti - con i recuperi di Stam in difesa, di Pirlo in cabina di regia, e di Shevchenko là davanti a fianco di Gilardino - schiera un Milan pressoché classico. In casa Bayern, invece, formazione stravolta rispetto alle attese della vigilia. Innanzitutto Kahn, in dubbio da sabato, dà forfait negli ultimi minuti del riscaldamento prepartita: al posto dell'ex Pallone d'Oro il giovane Rensing. Oltre a Kahn, mister Magath rinuncia inizialmente anche a un acciaccato Lizarazu in favore di Lahm, e a sorpresa presenta Saliamidzic al posto di Deisler. In una stracolma Allianz Arena la prima emozione è regalata da Ballack al 12': pericoloso ma impreciso stacco aereo del fuoriclasse tedesco che mezza Europa vuole. Chi non vorrebbe un campione di questa caratura? Passano dieci minuti e la stella del Bayern manda un forte messaggio ai propri estimatori e a Rumenigge, con esterno destro di precisione millimetrica che va a gonfiare la rete per il vantaggio biancorosso. Gol bellissimo. Milan stordito. E che potrebbe capitolare qualche secondo dopo sul tapin ravvicinato di Makaay sul quale, però, Dida si supera con una prodezza vecchia maniera. La squadra di Ancelotti nel primo tempo non si vede mai dalle parti di Rensing, chiusa alla perfezione dal centrocampo del Bayern: di conseguenza nessuna occasione per Gilardino e Shevchenko. La ripresa si apre invece con un Milan diverso che, dopo dieci minuti, usufruisce di un rigore, per un fallo netto di mano di Sagnol su cross basso di Serginho. Dal dischetto si presenta Shevchenko: con una freddezza «ucraina», il bomber rossonero, al settimo sigillo in Champions in altrettante partite, pareggia i conti. Galvanizzata dal pareggio, la squadra di Ancelotti ci riprova al 60' ma Gilardino sbaglia clamorosamente, vanificando una ghiotta azione di contropiede. Al 67', brutta tegola per il Milan che perde Dida per distorsione alla caviglia: al suo posto Kalac. Il Milan c'è e al 74' Shevchenko cicca la doppietta personale facendosi ipnotizzare da Rensing. Ancelotti si mangia le mani. Ma intanto torna a casa con un pareggio d'oro. Bel regalo per Berlusconi, al suo ventesimo compleanno da presidente milanista. Questi i risultati dell'andata degli altri ottavi: Benfica-Liverpool 1-0, 39'st Luisao. Real Madrid-Arsenal 0-1, 2'st Henry. Psv Eindhoven-Lione 0-1, 20'st Juninho Pernambucano.