Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Non perdiamo l'occasione»

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

La consapevolezza della solidità della sua Roma sembra trasmettergli una grande fiducia. «Mi dispiacerebbe molto non raggiungere questo record — confida Spalletti — perchè ho visto la fatica dei ragazzi e l'attenzione che ci hanno messo per arrivare fin qui. Mi farebbe piacere soprattutto per loro. E poi, nella vita, la storia è importante». L'uomo di Certaldo ha il volto sorridente, un volto che nasconde però una grande concentrazione in vista dell'impegno con l'Empoli. Sarà proprio la squadra dove Spalletti ha giocato per due anni e che ha allenato per altri quattro a cercare di fermare la corsa dei giallorossi. «Fa parte delle casualità del calcio. Ora sono l'allenatore della Roma e ci tengo a vincere questa gara, anche se non dipende solo da me. Temo le ripartenze veloci dell'Empoli. A Torino, ad esempio, hanno dimostrato di avere personalità e quindi c'è da stare molto attenti. Quello che stiamo facendo è uno stimolo in più per i nostri avversari, per cui non dovremo crederci bravi ma stare ancora più attenti a quei momenti della gara che possono determinare il risultato». Dopo l'impresa di Bruges si torna all'Olimpico dove la Roma disputerà le prossime quattro gare. «Giocare in casa è un vantaggio, soprattutto in questo momento in cui abbiamo un feeling particolare con il pubblico. Non chiedetemi più di andare sotto la curva a festeggiare le vittorie perchè sono i giocatori a meritarsi gli applausi maggiori». Totti, Mexes e Aquilani sono diffidati e rischiano di saltare derby. Spalletti, però, lascia da parte qualsiasi tipo di calcolo. «Dobbiamo vincere questa gara, a quelle successive ci penseremo dopo. La partita con l'Empoli nasconde tante insidie e per farla nostra serve la formazione migliore». Ovvero, con Totti in campo dal primo minuto. «Francesco sta vivendo un momento positivo e non sarà condizionato dalla diffida. È tranquillo e mi ha dimostrato di essere maturato». L'espulsione di De Rossi a Bruges aveva fatto scattare un campanello d'allarme sulla disciplina della squadra. «Nell'intervallo di quella partita — racconta Spalletti — tutta i giocatori sono andati a salutare De Rossi che era il più dispiaciuto di tutti. Spero che gli abbiano ribadito che quello che ha fatto ha danneggiato la squadra. Per le sue caratteristiche è soggetto ad avere qualche atteggiamento che va oltre i limiti ma per ciò che ha fatto vedere finora bisogna dirgli solo bravo». Per la sostituzione dello squalificato Cufrè Spalletti sembra escludere l'ipotesi di uno spostamento di Chivu a sinistra. «Continuo a pensare che lui renda meglio da centrale». Ale. Aus.

Dai blog