Inter in crisi, non vince più Mazzone ferma Mancini
E se alla fine C.Zanetti non avesse salvato a porta vuota su un colpo di testa di Cesar Prades ora staremmo a parlare della terza sconfitta consecutiva dei nerazzurri dopo quelle con Fiorentina e Juve. Inter ancora deludente. Dopo un intero girone, dunque, è tornato titolare Toldo (l'unica sua apparizione dall'inizio in campionato risaliva proprio alla gara di andata con gli amaranto), mentre sulle fasce si sono rivisti dall'inizio Wome, Kily Gonzalez e Solari. In mezzo, dopo le critiche subite contro la Juve, Mancini ha piazzato tutti e due i registi a sua disposizione, Pizarro e C.Zanetti, quasi a dire «li volevate? Eccoli!». Il risultato è stato un gioco più lineare, ma non troppo incisivo, che ha portato a collezionare una sfilza di calci d'angolo, sul primo dei quali, ad inizio partita, Materazzi si è visto respingere alla grande da Amelia un bel colpo di testa. Tre minuti dopo Toldo dimostrava di non essere arrugginito su un tiro volante di De Ascentis. Poi, per avere un'altra emozione, bisognava aspettare il 37', con Martins che si involava in dribbling e cadeva in area sull'uscita di Amelia. Bertini vedeva bene: non c'era alcun fallo da rigore, poiché il nigeriano andava giù da solo. La ripresa iniziava con una bruttissima entrata di Wome sulla gamba di Balleri (costretto ad uscire, distorsione al collaterale, un mese almeno di stop) e nessuno capiva perché l'arbitro non avesse neppure ammonito il camerunense. Al 20' un gran colpo di testa in tuffo di Morrone lambiva il palo di Toldo, mentre al 33' Adriano lo imitava dall'altro lato, complice una leggera deviazione di Grandoni. Al 37' Amelia era ancora bravo a bloccare in due tempi un bel tiro da fuori di Figo e, come detto, allo scadere Cesar Prades faceva venire i sudori freddi all'Inter, con Spinelli che si agitava in tribuna per chiedere a gran voce all'incitamento del pubblico. Nelgi ultimi minuti spazio anche Cesar. all'esordio in maglia nerazzurra. Il punto accontenta Mazzone, giunto ieri alla sua panchina n.780 in A, che significa anche -7 partite dal record di 787 di Nereo Rocco. Del maestro. Un primato al quale il sor Carletto tiene giustamente moltissimo. Con il suo Livorno non vuole più fermarsi. Ieri è venuta fuori una gustosa curiosità: Mazzone voleva Roberto Baggio al Livorno, ma l'idea è naufragata davanti al rifiuto dell ex Codino.