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MILANO — Quasi un contrattempo questo Cagliari da affrontare stasera a San Siro (Sky Sport 1 ore 20,30).

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Per evitare il più possibile rischi inutili, stasera Ancelotti terrà a risposo Kakà, Pirlo e Inzaghi. Ma non Shevchenko: «Sta bene e non ha nessun problema — ha spiegato Carlo Ancelotti in conferenza stampa — ha riposato domenica scorsa a Reggio Calabria, poi si è allenato per tutta la settimana». L'ucraino e Gilardino in attacco. A centrocampo, Vogel (Pirlo ha l'influenza) e Rui Costa ad integrare la coppia Gattuso-Seedorf. In difesa, invece, Nesta e Kaladze centrali, con Stam e Serginho esterni. Ancelotti fa il possibile per tenere alta la concentrazione contro gli isolani: «È una verifica importante prima del Bayern Monaco: vedo la squadra in crescita e domani abbiamo la possibilità di confermare quanto di buono mostrato. E, inoltre, vogliamo vincere per consolidare il secondo posto: è un obiettivo importantissimo, soprattutto per la prossima stagione. Bisogna tenere in considerazione anche Roma e Fiorentina: sia noi, che l'Inter siamo impegnati in Champions e quest'aspetto potrebbe favorirle». Quanto al Cagliari, due in particolare i giocatori della squadra di Sonetti da temere: «Occorre fare attenzione a Esposito e Suazo». Intanto, prosegue il piano recupero da infortuni: «Ambrosini e Maldini andranno a riposare al caldo. In condizioni più favorevoli rispetto a quelle di Milano. Qui fa molto freddo, vogliamo dar loro la possibilità di essere disponibili per il prossimo turno di Champions». Meta più probabile, Miami. Quanto a Cafu, invece, è ancora prevista una settimana di riposo in Brasile, prima del rientro a Milanello. Ieri, l'ex romanista ha lasciato l'ospedale di Rio de Janeiro dopo l'intervento al ginocchio sinistro di giovedì scorso. Tra sette giorni, secondo Josè Luiz Runco (medico della nazionale brasiliana), Cafu potrebbe cominciare il lavoro di fisioterapia. Tra un mese, dovrebbe tornare in campo. Infine, Ancelotti ha regalato una battuta anche sulla Roma e su Cassano: «Credo che la sua partenza abbia fatto bene sia alla Roma che a lui stesso: aveva bisogno di cambiare aria».Cat.Luc.

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