Crocevia
Domani contro Prandelli esame di maturità
Il sogno europeo passa per la sfida di Firenze e per il derby del 26 febbraio, crocevia essenziale per materializzare l'obiettivo-Uefa. Solo a inizio marzo Rossi potrà quindi capire, decodificare, fissare le tabelle di fine anno. Intanto aspetta di conoscere, dall'allenamento di rifinitura, quale difesa potrà contrapporre domani allo spauracchio-Toni: Siviglia non è al top, soffre per un dolore all'anca e ieri ha svolto un allenamento differenziato. Precauzione, recita il bollettino medico, e a guardare la lista degli assenti (Cribari e Zauri) con Oddo acciaccato, c'è da chiudere i superstiti in una campana di vetro. Il laterale azzurro, in realtà, sembra aver smaltito i problemi di metà settimana. Ieri si è allenato senza avvertire problemi. Alla fine dovrebbe comunque farcela anche Siviglia destinato a far coppia con Stendardo, che pure qualche acciacco l'aveva accusato. Il vero dubbio è semmai legato alla fascia sinistra di centrocampo: Manfredini è piaciuto, e molto, a Rossi nel test di giovedì a Formello. Disciplina, ordine e continuità d'azione. Al momento appare ancora in vantaggio sugli altri antagonisti, con Mauri che incalza. Ieri è stato provato l'ex dell'Udinese, nelle retrovie, al momento, c'è Bonanni, che nelle ultime ore è stato retrocesso in ultima posizione temporanea. A dettare i tempi ci sarà Fabio Liverani, che ha scontato il turno di squalifica dopo l'ammonizione ricevuta contro il Palermo. Rossi gli affiancherà Dabo, con Mudingayi in panchina, per restituire fantasia ed equilibrio alla zona nevralgica del campo. Fondamentale il rientro del regista, sempre più punto di riferimento per i piani tattici del romagnolo. Giocherà con un futuro ancora in sospeso e contro una delle tante squadre che l'ha sondato per strappargli una promessa sul domani ormai prossimo. Prandelli lo vorrebbe incastonare nel suo puzzle d'oro, pronto ad arricchirsi di nuovi tasselli, Rossi non vuole invece perderlo. E ne fa anche una priorità in vista del rinnovo che andrà a discutere con la società nelle prossime settimane. La situazione del centrocampista è stazionaria: chiede 4 milioni per cinque anni, la società è arrivata a offrirne circa 3.5 ma in più stagioni (6 più la mezza di questa stagione). Superato lo scoglio del piano-Baraldi, perché il giocatore ha concesso il proprio ok a spalmare il pregresso nel quinquennio dell'eventuale accordo. Si vedrà, stavolta è questione di giorni, perché le antagoniste non concedono grosso margine d'azione. Tutto è nelle mani di Lotito, che sta pensando di alzare la posta in palio per chiudere il discorso. Di Canio, che invece dovrebbe vivere tra coloro che son sospesi fino al 30 aprile (secondo lo scadenzario di Lotito), tornerà titolare, pronto a innescare Rocchi nell'assalto alla Fiorentina. Pandev raccoglierà il testimone in corsa per evitare che il pericolo-giallo su Di Canio turbi la marcia d'avvicinamento verso l'attesa stracittadina. In una settimana, quella della verità, che la Lazio non vuole proprio sbagliare.