«Stop agli striscioni antisemiti»
Il numero nove biancoceleste, alcuni giorni fa intervenendo in una trasmissione radiofonica aveva chiesto al primo cittadino di organizzare un incontro con i sopravvissuti delle foibe, come ieri ha fatto con gli ex deportati. Immediata la risposta rassicurante del sindaco: «La città di Roma non dimentica nessuna tragedia». Proposte a parte ieri nella sala delle bandiere del Campidoglio Piero Terracina, Shlomo Venezia e Tatiana Bucci, tutti ex deportati, hanno raccontato quello che hanno vissuto nei campi di sterminio nazisti: «Avevo appena tredici anni — ha ricordato con occhi lucidi Piero Terracina — m'impedirono di andare a scuola, iniziò così il mio inferno». Per la Lazio tutta la squadra al completo, mentre per la Roma, l'amministratore delegato Rosella Sensi, il team manager Antonio Tempestilli, il direttore sportivo Daniele Pradè, e l'attaccante Shabani Nonda, non sono mancati i rappresentanti della comunità ebraica di Roma il presidente Leone Paserman ed il vicepresidente e portavoce Riccardo Pacifici. Sui fatti del 29 gennaio all'Olimpico, quando sugli spalti sono stati esposti striscioni nazifasciti durante la partita Roma-Livorno è intervenuto l'allenatore Delio Rossi: «Credo sia giusto fermarsi almeno un minuto durante la partita quando appaio striscio di questo tipo. Prendere il pallone e dire che c'è qualcosa che non parliamo di politica o di razzismo, ma di stupidità. La colpa è di tutti, perchè queste persone le conosciamo. C'indigniamo dopo, invece bisogna indignarsi prima». D'accordo il numero uno del Campidoglio: «In questi due incontri è successo qualcosa d'importante nel rapporto tra il calcio e la coscienza civile. - ha sottolineato Veltroni - Se dovessero comparire di nuovo simboli in nome dei quali molte persone hanno sofferto, il gioco si fermerà. Abbiamo fatto un grande salto in avanti». Commenti anche dall'attaccante Paolo Di Canio: «Si tratta di racconti di persone che hanno passato qualcosa di terribile - ha detto - un grande dolore, ed è importante sentire quello che hanno vissuto io sono contro la violenza, e le leggi razziali trovo siano state una cosa terribile. Rimango delle mie idee. Ma sono attento alla storia». Molto toccato il capitano Liverani: «Isoliamo i responsabili degli striscioni». E per finire un po' di cultura. Già, perché, Veltroni ha fatto vedere alla squadra la bellezza dei Fori imperiali, dalla finestra della suo studio.