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E Rocca stacca la spina

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Si allena da solo dopo il quinto posto in combinata

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Il quinto posto in combinata, a sette centesimi dal podio, non lo ha soddisfatto. E non gli sono piaciuti neppure alcuni titoli di giornale che parlavano di «delusione». Fatto sta che il Giorgione di Livigno ha probabilmente capito una volta per tutte che a questo punto la pressione e l'attenzione su di lui sono notevoli. Vincere cinque gare di fila a inizio stagione lo ha catapultato in una dimensione nuova, da star assoluta cui la gente chiede il massimo sempre e comunque. Sarà anche per questo che, da ieri in avanti, le Olimpiadi di Rocca saranno diverse: ciao ciao alle nevi di Sestriere, meglio allenarsi da solo da qualche altra parte in Piemonte e ripresentarsi solo in occasione delle gare. Di sicuro non per il superG di sabato: altra prova veloce, nessuna chance di successo, la sua presenza avrebbe avuto un senso nel caso in cui le cose fossero andate per il verso giusto in combinata. «La situazione non è da sottovalutare — ha ammesso il professor Beppe Vercelli, psicologo all'Università di Torino che ormai da tre stagioni segue l'azzurro e che lo ha aiutato nei suoi miglioramenti extra-tecnici — per fortuna abbiamo ancora dieci giorni di tempo da qui allo slalom del 25 febbraio: potremo lavorare e mettere a posto alcune cose». Il che significa che ce ne sono altre che non vanno. Dom.Lat.

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