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Roma a Bruges per l'andata dei sedicesimi di Uefa (20.45, Rai2) Spalletti: «Totti non c'è ma nessuno deve snobbare i belgi»

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La Roma dei record torna ad assaporare il profumo d'Europa: stasera si giocherà l'andata dei sedicesimi di Coppa Uefa a Bruges (RaiDue, ore 20.45), con un occhio al campionato, strizzando l'occhio alla Champions. Spalletti minimizza, cerca di convogliare il legittimo entusiasmo dell'ambiente verso l'altro obiettivo stagionale. «Giocheremo per fare bene, senza sconti», ironizza a chi gli chiede se intende speculare sull'atteggiamento offensivo della squadra avversaria, che lotta per il primo posto in campionato. In Belgio i giallorossi sono accolti da una pioggerellina dispettosa, come i riferimenti sul futuro del tecnico dopo i complimenti di Giraudo e quella corte juventina nemmeno troppo sussurrata da radio mercato. Tema preferito: il contratto. Spalletti non si tira indietro e lancia un messaggio preciso. «Non devo parlare di me, se ho voglia di dire qualcosa lo comunico alla società. Non è interessante parlare di questo, d'ora in poi non ne farò più menzione. Per la crescita e il miglioramento diventano fondamentali di buoni calciatori, solo di questo bisogna parlare». Insomma, conta solo il mercato, una Roma all'altezza e poi sarà Spalletti a lungo, senza problemi di altro tipo. Intanto si arrovella per ridisegnare il 4-2-3-1 che semina vittime eccellenti in Italia (sono nove le vittorie consecutive in campionato, a un passo dal record storico di dieci). Non sarà turn-over selvaggio, «farò solo qualche cambiamento», precisa con sguardo serio. Come quando parla di Totti. «Il capitano si porta dietro un problema fastidioso da diverse settimane. Comincia a essere pesante continuarlo a utilizzarlo senza farlo allenare. Ora che abbiamo recuperato qualche giocatore che ci permette di fare un po' di turn-over è bene che tiri il fiato per recuperare. Non è per snobbare il Bruges, anzi ho sperato fino all'ultimo che si aggregasse ai compagni. Manca solo lui, non a caso». In porta spazio a Curci, in difesa Panucci e Cufrè esterni (l'argentino è squalificato per la sfida con l'Empoli), con Kuffour e Chivu (favorito su Mexes) coppia centrale. Dacourt vice De Rossi in tandem con Aquilani a coprire le spalle a Mancini, Perrotta e Tommasi, che torna in Europa dopo un assenza di quasi due anni. Con Kharja eventuale alternativa di Perrotta. In attacco spazio a Vincenzo Montella. Spalletti mette tutti in guardia. «Il Bruges è una squadra che gioca un buon calcio, c'è un tecnico che prepara tatticamente il gruppo senza lasciare niente al caso. Mi sembra abbiano un'impostazione molto offensiva. Partiamo favoriti? Non lo so, certamente non abbiamo già vinto». Scaccia l'ipotesi di un calo fisico. «Abbiamo sofferto all'inizio del secondo tempo contro il Siena ma nel finale siamo cresciuti nuovamente. Non sono preoccupato, per questo stasera cambierò il meno possibile. Niente rivoluzioni, ormai abbiamo un'identità ben definita e non ho certo interesse a modificarla». E sorride quando gli si parla dei tifosi al seguito. «I ragazzi sono entusiasti del pubblico, è cambiato l'approccio, sanno di avere gente che ci vuole bene e ci segue ovunque». Anche stasera saranno almeno 800 a sostenere la versione europea della Roma che non si ferma più e già punta domenica l'Empoli per entrare nella storia delle grandi squadre capaci di centrare dieci vittorie consecutive nel campionato italiano.

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