di DOMENICO LATAGLIATA TORINO — Match-point? No grazie.
Nessuna polemica con Mancini, l'Inter o chissà chi. Una specie di tregua olimpica la sua, nella settimana in cui Torino e l'Italia si sono cibate più che altro della manifestazione a cinque cerchi dimenticando un minimo, se possibile, i veleni del calcio: «Non sarebbe male se continuasse», si è auspicato Don Fabio. La Juve va a Milano con l'animo sereno e tranquillo di chi sa di avere due risultati su tre a disposizione: «Ma spero che i miei giocatori non siano poi troppo sereni, perché altrimenti c'è il rischio di comportarsi con leggerezza e di commettere errori non abituali». Meglio mettere le mani avanti, allora. Avvisare Buffon & C. dei rischi che restano comunque dietro l'angolo, «perché l'Inter è squadra con gente brava davvero. Figo? Non ci voleva Marconi per capire che avrebbe fatto una grande stagione: lo avevo detto già in estate, ma non ho fatto altro che tenere a mente le sue prestazioni della stagione passata. Per questo, non mi stupisco di quanto sta facendo attualmente». Figo, ma ovviamente non solo Figo. Un'Inter che preoccupa? «È una partita importantina (dice proprio così, ndr), ma non credo possa essere decisiva semplicemente perché dovremo affrontare ancora tante squadre che stanno crescendo e che avranno degli obiettivi importanti da raggiungere fino a fine stagione. Poi, non dimentichiamo che di qui a una decina di giorni riprenderà anche la Champions League con tutto quel che ne consegue». Fatto sta che tre punti conquistati stasera chiuderebbero il conto per la corsa al tricolore, checchè ne dica l'allenatore bianconero. In campo, stasera, scenderà una Juve con qualche acciacco fisico: Zambrotta è ko per una ventina di giorni, Ibrahimovic e Trezeguet non stanno benissimo ma dovrebbero comunque iniziare dal primo minuto, anche se l'ipotesi Del Piero non va per nulla trascurata. In difesa, l' ipotesi più accreditata prevede Balzaretti a destra e Chiellini (che non gioca da un mese esatto) a sinistra, con Pessotto prima opzione di riserva. Come si può intuire, non il massimo per fronteggiare Figo.