BASKET

E Roma, che sulla difesa ha costruito le più belle pagine di questa stagione, non ha trovato contromisure per opporsi ad una bella Snaidero Udine (15/32 complessivo da tre punti), passata 94-100, costringendo per la prima volta in campionato la squadra di Pesic a subire un passivo dal doppio zero. Che i friulani sarebbero stati un osso duro era cosa risaputa. Squadra solida quella dell'ex Jerome Allen, con pochi fronzoli e tanti bei tiratori dalla lunga. Che sono serviti a ricucire il tentativo di strappo della Virtus che dopo le schermaglie dei primi 10', illuminati da una schiacciata al volo di Hawkins, ha toccato in apertura del secondo mini tempo sul +8 (26-18) grazie ai due primi punti di Sconochini. Udine ha però piazzato un parziale di 0-12 servendosi solo delle triple (due di Vetoulas ed una a testa di Di Giuliomaria e Gigena) trovandosi così in un mane avanti di quattro (26-30 al 3'19"). Con molti dei titolari a tirare il fiato dopo le fatiche di Kazan, ed in vista della sfida di giovedì in Coppa Italia a Forlì contro la Climamio, Roma ha faticato ma ritrovato il vantaggio grazie ad un paio di giocate di Pesic figlio, di Giachetti ed Ekezie, presente nell'area pitturata. Un paio di perle di Bodiroga sono servite a scaldare poi il pubblico freddino, che con un paio di apprezzamenti tecnici ha irritato coach Pesic, capace di interrompere un timeout per battibeccare con qualcuno dei supporter, prima che il giovane Antonutti spedisse Udine avanti di due (43-45) negli spogliatoi per la pausa lunga. La tripla con cui Ilievski, unico a dare un contributo ben oltre la sufficienza, ha regalato l'ultimo vantaggio della Virtus, 46-45. Udine ha continuato a segnare dalla lunga con percentuali ragguardevoli e Roma ha avuto un piccola fiammata da Ekezie prima che il nigeriano cadesse nella quarta penalità. 60-73 al 30' poi svantaggio portato sotto la decina, fino al 71-78, siglato da Giachetti. La Virtus ha tirato per il -4, tripla di Tonolli sul ferro, ed Udine ha di nuovo allungato. 78-88 con Gigena con la Virtus che lasciata da parte la tecnica ha provato a raddrizzare la questione con il cuore. arrivando fino al 90-94 con Bodiroga e buttando poi due palloni di ciclopica importanza prima con Ilievski e poi proprio con il serbo. Per una sconfitta che preoccupa un pò in vista di Forlì, anche se c'è tempo per raccogliere forze ed idee per la Coppa Italia.