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di FEDERICO BERNARDI FIRENZE — L'Inter, cadendo a Firenze, non sfrutta la semi battuta d'arresto della ...

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Dunque una trasferta toscana amarissima per i nerazzurri che, seppur brillanti nel primo tempo, non hanno fatto poi granché nella ripresa, tranne un concitato assalto finale. Non sarà facile domenica affrontare i campioni d'Italia visto che il morale adesso in casa interista non è dei migliori. Tutti aspettavano una prova di maturità che, alla fine, non c'è stata. Mancini, nonostante il big match di domenica prossima con la Juve, decide di rischiare schierando quattro titolari diffidati: Stankovic, Samuel, Burdisso e Cambiasso. Dal punto di vista tecnico, invece, il tecnico nerazzurro ha chiesto un sacrificio a Cruz fisicamente non al cento per cento, affiancandolo ad Adriano. Prandelli in quanto a coraggio non è stato da meno perché è riuscito a far approvare a tutto lo spogliatoio la propria scelta chiamata Bojinov. La partita, alla sua prima vera emozione, regala subito un gol. Brocchi, intorno al 10', segna la rete che aspettava da una vita proprio contro chi, nel 2002, lo scaricò: sugli sviluppi di un corner, l'ex centrocampista del Milan trova il colpo vincente da fuori area grazie anche alla collaborazione di uno Julio Cesar non impeccabile. L'Inter si fa vedere dalle parti di Lobont dieci minuti dopo con un colpo di testa di Cruz che termina di poco fuori. Non sarebbe terminato fuori, invece, il tiro ravvicinato di Cambiasso a seguire se Kroldrup non si fosse prodigato in un intervento miracoloso. Interventi miracolosi anche quelli compiuti da Lobont al 33' prima su Veron e poi su Stankovic. La squadra di Prandelli si riaffaccia in area avversaria al termine del primo tempo con Boijnov ma l'incornata del bulgaro è imprecisa. Proprio il bulgaro, sostituito da Jimenez, sarà il primo cambio effettuato da Prandelli. Sostituzione veramente vincente. Il cileno, infatti, pochi secondi dal suo ingresso, sfruttando con una spaccata un tiro sbagliato di Fiore, regala il raddoppio alla squadra viola. «Artemio Franchi» in delirio. Mancini un po' meno. Anche perché l'Inter nel secondo tempo non si vede pressoché mai, schiacciata dal punto di vista atletico da una splendida Fiorentina. Unica gioia, se di gioia si può parlare, per Mancini e company la splendida punizione di Recoba che accorcia le distanze. Ma non serve a niente. La Juve ha fatto un piccolo passo in avanti verso l'ennesimo tricolore.

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