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dall'inviato PALERMO — Chinaglia rilancia.

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L'ex centravanti, omaggiato dagli Irriducibili con uno striscione «Chinaglia vox populi est», è tornato sull'argomento societario, alimentando l'interesse d'un gruppo chimico/farmaceutico europeo, intenzionato a rilevare quote del club. «Fino a oggi ho saputo che tutti i tentativi effettuati, da Lotito a Innocenzi, sono stati vani. C'è una chiusura netta, l'azionista di riferimento non vuol prendere neanche in considerazione l'ipotesi di discutere. Innocenzi ha invece declinato dopo aver partecipato a un incontro nel quale gli si era offerto più del doppio dell'attuale valore delle azioni». Chinaglia svela qualche dettaglio: «La società interessata fattura un milione di dollari, opera in Russia, negli States, è presente ovunque. L'affare non è saltato, comunque non si può obbligare qualcuno a vendere ciò che è di sua proprietà ma è anche impensabile lanciare un'Opa. Sappiamo che non porterebbe al risultato sperato. So che è iniziata un'operazione di rastrellamento e sono tornato per conoscere gli sviluppi dai professionisti che si stanno occupando dell'operazione». E Long John, accanto al consulente Bellantonio, ha rivelato anche che l'affare, dal punto di vista finanziario (transazioni e acquisizioni) è gestito dalla «Capital Investiment Spa». Chinaglia, nel pomeriggio, ha incontrato i vertici di un istituto bancario e i legali che stanno seguendo l'affare. Rimarrà a Roma fino a sabato. Ieri ulteriore contatto con i tifosi attraverso la «Voce della Nord». Alcuni sostenitori biancocelesti sono pronti a cedere le loro azioni a Long John a titolo gratutio. Domani, invece conferenza degli esponenti della Curva. Il titolo guadagna ancora in Borsa: +3,29%, chiusura a 0,3135 euro. Fab. Mar.

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