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Gli azzurri tentano il colpo nel freestyle

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Gobbe e salti da effettuare sulla neve: in America, Giappone e Australia ne vanno matti, al punto che lo share televisivo durante i Giochi di Salt Lake City 2002 è stato tra i più alti in assoluto. Due le specialità: Moguls (gobbe) e Aerials (salti). Sabato, a Sauze, saranno assegnate le medaglie delle gobbe, unico momento in cui saranno protagonisti anche gli italiani, che viceversa non si cimenteranno nei salti. «Nel nostro sport non si improvvisa nulla — ammette Collimassi, ct dell'Italia — ci vuole anche una bella dose di coraggio». Speranze azzurre? «Deborah Scanzio e Mariangela Parravicini avranno come obiettivo quello di entrare tra le venti, così come Mattia Pegorari, Simone Galli e Claudio Bosia potranno ambire al massimo alla finale». Lo spettacolo non mancherà in ogni caso, a partire proprio dalla gara di sabato: «Tra le ragazze, la norvegese Kari Traa è la campionessa olimpica in carica e l'atleta da battere — è il pronostico di Collinassi — ma la Coppa di specialità dell'anno scorso l'ha vinta la canadese Heil che, secondo me, è ancora la favorita. Non trascurerei poi la statunitense Kearney. In campo maschile, detto del mal di schiena che affigge il campione olimpico Lattela, la concorrenza non manca: tutti gli americani possono ambire all'oro, ma la rivelazione dell'anno è Dale Begg-Smith». Australiano di passaporto, in realtà Begg Smith è nato in Canada. L'Australia l'ha però scelta quasi subito, assieme al fratello Jason. Non convocato ai raduni con la nazionale nord-americana, a un certo punto Dale aveva addirittura smesso: la sua fortuna è stata però quella di incontrare Desovich, tecnico canadese nel frattempo trasferitosi nella terra dei canguri. D. Lat.

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