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L'allenatore biancoceleste chiede aiuto «Abbiamo bisogno dei nostri tifosi» Nord in sciopero solo per un tempo

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Inutile il gol a tempo scaduto di Kluivert. Era l'8 febbraio del 1998 e da allora la Lazio non è più riuscita battere il Milan all'Olimpico in campionato (in trasferta è andata anche peggio): sono arrivati cinque pareggi e due sconfitte. Stasera nel posticipo (20.30, Sky Sport 1 e Mediaset Premium) la squadra biancoceleste riprova a sfatare il tabù rossonero guidata da i suoi «vecchietti» terribili Peruzzi e Di Canio e impreziosita dal rientro di Liverani assente a Treviso per squalifica. In settimana sono state entrambe eliminate dalla Coppa Italia ma con prestazioni diverse: positiva quella laziale, inguardabile quella della banda di Ancelotti finita sotto accusa per una avvio di stagione finora ben al di sotto delle aspettative. E Rossi spera di riuscire a ingigantire gli stenti del Milan con un'altra prova di qualità nel fortino amico che finora ha fruttato 22 dei 33 punti complessivi in classifica Anche stavolta Rossi conviverà con l'emergenza infortuni che sta caratterizzando questa fase della stagione. Si è bloccato Dabo e sono fermi ai box anche Manfredini e Behrami (per precauzione dopo il rientro a San Siro di tre giorni fa). A questi vanno aggiunti Siviglia squalificato e gli infortunati storici Piccolo e Firmani oltre a Simone Inzaghi. Insomma non siamo agli undici indisponibili di Treviso ma poco ci manca. Per questa ragione esordirà in panchina il talentuoso brasiliano Siqueira, classe '86. Rossi punta sul ritmo per centrare l'impresa di battere una grande mai riuscita in questa stagione: «Ce la giocheremo, anche se sulla carta non c'è partita. Milan in crisi? Non scherziamo. Hanno due punti in più dell'anno scorso, il loro problema è solamente la Juventus. È vero che hanno perso due partite ma giocando con le seconde linee. Se ti concentri su un giocatore del Milan ti devi fare il segno della croce, è tutta gente che ti toglie il sonno. Dovremo tenere alto il ritmo perchè se concediamo a loro di fare il fraseggio non avremo scampo». Il tecnico della Lazio risponde anche al presidente Lotito, che al termine della gara di coppa Italia contro l'Inter aveva sottolineato la mancanza di cinismo da parte dei biancocelesti: «Giochiamo discretamente, il cinismo è delle grandi squadre. Con mezza occasione ti fanno un gol. Il nostro problema è che siamo un po' stanchi, comunque produciamo. Daremo il massimo sperando che loro non azzecchino la giornata giusta. Mi auguro di avere la gente vicino, è il momento topico della stagione». Sulla formazione, Rossi fa il punto della situazione: «Zauri ha un piccolo problema (ha fatto lavoro differenziato ma Rossi spera di recuperarlo, ndr), Peruzzi invece sarà sicuramente in campo. Behrami non si sente ancora sicuro e non ci sarà, così come Dabo. Già a Milano aveva dei problemi, fino all'ultimo ero indeciso. Il problema al quadricipite è pericoloso, meglio non rischiare». Ancelotti chiede alla sua squadra una prova di orgoglio. «Il Milan non è una squadra allo sbando — ha tenuto a chiarire — è una formazione di grandissima qualità che sta solo attraversando un momento delicato. Viste le condizioni non ottimali della squadra sarà inoltre opportuno stare corti, in modo da ridurre il più possibile lo sforzo atletico». Per quanto riguarda la formazione (indisponibili Maldini, Ambrosini e Rui Costa), Ancelotti ha anticipato che giocheranno Stam in difesa e Gilardino in attacco. Infine un dato allarmante: venduti meno di diecimila biglietti, al massimo si raggiungeranno le trentamila presenze. Arbitrerà Saccani di Mantova, più famoso per la spiccata somiglianza con Beppe Bergomi. Appuntamento alle 20.30 in un Olimpico semi-deserto, con la Nord in sciopero per tutto il primo tempo.

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