Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Sarà dura contro la loro linea arretrata»

default_image

  • a
  • a
  • a

30)sfideranno L'Irlanda nell'apertura del Sei Nazioni 2006. «I ragazzi devono capire quanto sia importante l'opportunità di giocare per l'ultima volta su un campo storico — esordisce Berbizier — prima che venga abbattuto. Quando il Lansdowne Road non ci sarà più potranno dire di averci giocato, anche così si costruisce la mentalità di un giocatore, attraverso il rispetto della tradizione». L'Italia arriva all'appuntamento più importante della stagione con il morale alto e con qualche difficoltà dell'organico. A fronte di un pack tra i migliori in Europa e pressoché al completo, la linea dei tre-quarti presenta una lunga teoria di infortuni eccellenti. Masi, Peens, Dallan, Robertson sono tutti giocatori potenzialmente titolari fuori per guai fisici, e fortuna ha voluto che alla vigilia siano stati recuperati Nitoglia e Canale: «Abbiamo deciso di partire con Cannavosio, abitualmente mediano di mischia, all'ala perché è un giocatore che fa parte del gruppo dall'inizio e conosce tutte le situazioni di gioco — glissa Berbizier — per Pratichetti, un giovane su cui puntiamo molto, è un po' presto vista la sua età e il livello dell'impegno. La scelta degli uomini in prima linea è stata invece dettata dalle condizioni di forma dei giocatori, ho preferito cominciare con Nieto e Perugini piloni anche perché per un elemento come Castrogiovanni è più facile partire dalla panchina ed entrare a partita iniziata. Con l'Irlanda non è mai facile, i loro giocatori non mollano ed hanno la fortuna di essere molto affiatati perché giocano insieme nelle province Munster, Leinster e Ulster. Per di più la loro linea arretrata è una delle più temibili al mondo. Noi saremo soddisfatti solo se riusciremo a dare il nostro 100%, come predico dall'inizio, indipendentemente dal risultato». L'impressione è che la partita dell'Italia dovrà contare sul possesso prolungato dell'ovale, visto che il pack offre garanzie rispetto alla conquista. La prestazione dei primi otto uomini potrebbe risultare decisiva per gli azzurri, così come quella del mediano di apertura Pez, chiamato al definitivo esame di maturità. A. Fus.

Dai blog