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«Dondarini ha sbagliato»

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Capello schiuma rabbia: esagerati le due espulsioni

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Alla fine della gara contro la sua ex squadra Capello prova a celare quella che rappresenta comunque una delusione. «Avevo detto che se l'andata fosse finita 3-0 stasera non mi sarei divertito — attacca il tecnico di Pieris — e infatti nella partita di oggi si sono divertiti tutti. Le mie parole sono state male interpretate. Il 3-3 finale dopo le due sfide è giusto, complimenti alla Roma che ha segnato più gol in trasferta». Il rammarico principale dei bianconeri è rappresentato dal palo colpito da Vieira nel finale. «Se fosse entrato quel pallone ora diremmo cose diverse — prosegue Capello — siamo stati sfortunati e una gara disputata quasi per intero in 10 contro 10 è meno giudicabile. Sia a Torino che all'Olimpico sono state due partite alla pari. Siamo venuti a Roma per giocarcela e sono soddisfatto». A fine gara è Dondarini a finire sul banco degli imputati. «L'espulsione di Ibrahimovic e Dacourt è stata eccessiva, non avevano fatto nulla di grave. In quel momento della partita bastava un cartellino giallo — spiega Capello — prima del fallo di Nedved i miei giocatori ne avevano subiti altri due. Non commento il resto delle decisioni dell'arbitro». Il tecnico bianconero difende Ibrahimovic. «Ogni volta che effettua un contrasto gli viene fischiato fallo contro, quando allontana il pallone rimedia sempre un giallo. È arrivato il momento di tutelare questo giocatore. È entrato con i tacchetti sugli avversari? In campo non ci sono anime candide». Negli ultimi minuti di gara Capello è stato protagonista di un battibecco con Spalletti e con il medico sociale dei giallorossi Brozzi. «Ho detto al tecnico della Roma che voleva un fallo che non c'era. Tutto qui, con Brozzi non è successo niente». La Coppa Italia continua ad essere stregata per Capello. «Se mi porta bene come è successo in passato va bene così». Il 4-1 maturato nella partita di campionato sembra già un lontano ricordo. «Rispetto ad allora è indubbio che la Roma sia cresciuta. De Rossi è diventato un giocatore di livello nazionale e non si può pretendere che questo livello diminuisca».

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